Il dato è evidenziato dall'associazione ambientalista portoghese Zero, che sottolinea che se ogni persona sul pianeta vivesse come un portoghese medio, l'umanità avrebbe bisogno di circa 2,9 pianeti per sostenere il suo utilizzo di risorse.
Ma l'associazione afferma anche che il Portogallo ha ritardato di tre settimane il giorno in cui inizia a utilizzare più risorse del dovuto, visto che l'anno scorso ha esaurito le risorse il 7 maggio.
Tuttavia, spiega Zero, il calo dell'impatto dell'impronta ecologica rispetto al 2023 deriva dal fatto che alcune delle variabili utilizzate per calcolare il consumo si riferiscono al 2020 e che in quell'anno la pandemia del covid 19 ha portato a un diffuso arresto dell'attività economica.
Zero evidenzia in un comunicato che il Portogallo è stato per molti anni carente nella capacità di fornire le risorse naturali necessarie per le attività svolte (produzione e consumo). Ma evidenzia una tendenza positiva verso una piccola riduzione del "debito ambientale".
Il consumo di cibo (30% dell'impronta globale del Paese) e la mobilità (18%) sono, secondo Zero, tra le attività che contribuiscono maggiormente all'impronta ecologica del Portogallo.
L'associazione suggerisce misure per migliorare la situazione, come puntare su un'agricoltura che privilegi alimenti di qualità, preservare il suolo, ridurre l'inquinamento e l'uso dell'acqua e valorizzare gli ecosistemi.
L'impronta ecologica valuta i bisogni umani di risorse rinnovabili e servizi essenziali e li confronta con la capacità della Terra di fornire tali risorse e servizi (biocapacità).
Nel calcolo per determinare il giorno del sovraccarico del pianeta, il "Global Footprint Network" ha collocato l'Unione Europea nell'esaurimento delle risorse assegnatele il 3 maggio.
Ma il Paese che per primo ha esaurito le proprie risorse è stato il Qatar, l'11 febbraio, seguito dal Lussemburgo, il 20, dagli Emirati Arabi Uniti, il 4 marzo, e dagli Stati Uniti, il 14 marzo.
Gli ultimi Paesi ad esaurire le proprie risorse saranno l'Ecuador e l'Indonesia, il 24 novembre, l'Iraq, il 15, e la Giamaica, il 12.