"C'è un grande sforzo da parte del governo per garantire la copertura a livello nazionale", ha detto il segretario di Stato, sottolineando "l'identificazione che viene fatta da Anacom [Autorità nazionale delle comunicazioni] dei punti neri", cioè, le aree che non hanno copertura Internet.
Questo "è un primo e molto importante processo: sapere quali aree non sono coperte dalla tecnologia ad alta velocità o dalla tecnologia mobile", ha continuato Mário Campolargo.
Il prossimo passo è quello di "identificarli" e poi "investire in un modo, attraverso gare pubbliche, per garantire la copertura di queste aree", ha aggiunto il segretario di Stato per la digitalizzazione e la modernizzazione amministrativa.
Il funzionario ha ricordato che c'è stata una consultazione pubblica da parte di Anacom, su richiesta dell'esecutivo, "e al momento i contributi sono in fase di analisi".
In seguito, il governo individuerà "gli investimenti necessari" e saranno lanciate le gare pubbliche.