Secondo i risultati dell'"Indagine rapida ed eccezionale sulle aziende - Edizione maggio 2022" dell'Istituto Nazionale di Statistica (INE), "il 67% delle aziende prevede di aumentare i prezzi di vendita nel 2022, rispetto al 2021, il 32% prevede un mantenimento dei prezzi e solo il 2% parla di una riduzione dei prezzi".
Quasi la metà (48%) delle aziende prevede aumenti dei prezzi di vendita del 5% o più, con una percentuale di aziende che prevede un aumento dei prezzi del 10% o più superiore a quelle che prevedono aumenti del 4% o meno (rispettivamente 26% e 18% delle aziende).
La percentuale di aziende che prevedono un aumento dei prezzi di vendita nel 2022 aumenta con le dimensioni: 52% nelle microimprese, 66% nelle piccole, 74% nelle medie e 73% nelle grandi.
Settori di attività
Per settore di attività, l'INE evidenzia quattro settori per percentuale di aziende che prevedono un aumento dei prezzi di vendita nel 2022: "Industria ed energia" (78%), "alloggio e ristorazione" (75%), "trasporto e magazzinaggio" (73%) e "commercio" (70%). Nei settori "informazione e comunicazione" e "altri servizi", più della metà delle aziende prevede di mantenere i prezzi nel 2022 (rispettivamente 57% e 52%).