Nonostante l'aumento del costo della vita e del prezzo dei viaggi, i turisti britannici sono disposti a fare concessioni per mantenere le loro vacanze, secondo un recente studio della società di servizi turistici Holiday Extras, che conclude che oltre il 40% dei britannici è disposto a tagliare alcune spese domestiche per mantenere il periodo di vacanza.
Secondo lo studio, che ha intervistato più di mille turisti del Regno Unito e che è stato pubblicato da Travel Weekly, il 54% degli intervistati dichiara di non aver ancora preso una decisione e di dover fare ulteriori ricerche per decidere cosa fare, mentre un altro 40% afferma di stare valutando la possibilità di scambiare la propria vacanza all'estero con un soggiorno nel Regno Unito.
Lo studio mostra anche che molti turisti britannici (40%) aspetteranno le opportunità dell'ultimo minuto e i prezzi più interessanti.
"La Banca d'Inghilterra può anche avvertire di una recessione, ma i turisti britannici rimangono determinati a fuggire l'anno prossimo, indipendentemente dai prezzi", afferma David Norris, direttore della crescita di Holiday Extras.
Secondo le stime della Banca d'Inghilterra, l'attuale recessione potrebbe durare circa 15 mesi e causare un calo del 2,1% del PIL britannico, sebbene sia comunque meno profonda di quella registrata nel 2008.
Gli inglesi sono disposti ad "allungare il budget per garantirsi una pausa" in vacanza, come è già successo quest'anno, conclude Norris.