In un comunicato, l'ERSE ha evidenziato di aver approvato, "dopo un processo di consultazione pubblica che si è svolto tra il 28 marzo e il 31 maggio 2023, le nuove norme per il settore elettrico adattate al nuovo paradigma del settore basato su un modello che intende essere sempre più decentralizzato, consentendo la produzione locale, le soluzioni di autoconsumo, la gestione attiva delle reti intelligenti e garantendo la partecipazione attiva dei consumatori nei mercati elettrici".
In un documento che spiega in cosa consistono i regolamenti e qual è il loro impatto sul mercato, l'ERSE ha indicato che, tra i cambiamenti apportati da questi regolamenti, vi è un aumento dell'importanza dei consumi effettivi rispetto a quelli stimati, tenendo conto della diffusione dei contatori intelligenti.
"Il quadro normativo del settore elettrico considera ora le reti di distribuzione intelligenti in bassa tensione come il nuovo riferimento", ha evidenziato ERSE.
"L'addebito dei consumi stimati ai consumatori sarà sempre meno, man mano che i contatori intelligenti e la loro integrazione nelle reti intelligenti diventeranno operativi", hanno detto, ricordando che l'obiettivo è che, entro la fine del 2024, tutti i clienti del Portogallo continentale avranno contatori intelligenti.
Secondo l'ERSE, "in caso di anomalie di misurazione o lettura, la disponibilità dei dati di consumo per la fatturazione diventa una responsabilità primaria dei gestori delle reti di distribuzione", osservando che "i fornitori non potranno, di propria iniziativa, produrre stime di fatturazione per i propri clienti".
Tra le altre modifiche, la possibilità per i consumatori di elettricità o gas di "essere riforniti per quattro mesi da fornitori di ultima istanza (CUR) ogniqualvolta al loro fornitore di mercato sia stato impedito di svolgere l'attività o non vi sia un'offerta valida per loro", una maggiore "densificazione normativa" della fedeltà e la "partecipazione dei consumatori ai mercati di flessibilità".