Il 7 dicembre il governo ha annunciato che l'età pensionabile passerà dagli attuali 66 anni e quattro mesi a 66 anni e sette mesi nel 2025, confermando i calcoli che l'ECO aveva fatto sulla base dei recenti dati dell'Istituto nazionale di statistica(INE).


Nel disegno di legge pubblicato sul Diário da República, il Ministero del Lavoro ufficializza anche che la decurtazione applicata alle pensioni di coloro che vanno in pensione anticipata passerà dall'attuale 13,8% al 15,8% nel 2024.


"Tenendo conto degli effetti dell'evoluzione della vita media all'età di 65 anni nell'applicazione della formula prevista dal comma 3 dell'articolo 20 del Decreto Legge n. 187/2007, del 10 maggio, l'età normale di accesso alla pensione nel 2025 è di 66 anni e sette mesi", si legge nel decreto conosciuto questa mattina.


Per legge, l'età pensionabile è determinata sulla base della speranza di vita media a 65 anni. A fine novembre, l'INE ha reso noto il valore provvisorio di questo indicatore per il triennio 2021-2023: la speranza di vita media a 65 anni è salita a 19,75 anni, il che ha permesso all'ECO di calcolare che l'età pensionabile salirà a 66 anni e sette mesi nel 2025, tre mesi in più rispetto al 2023 e sarà applicata nel 2024.


In pratica, nel 2025 l'età pensionabile tornerà al livello del 2022, annullando così l'effetto della pandemia. La mortalità causata dalla Covid-19 aveva portato a un abbassamento senza precedenti dell'età pensionabile normale, ma ora questo limite di età tornerà a salire.


Va notato che fino al 2013 l'età normale di pensionamento era di 65 anni. Nel 2014 è salita a 66 anni e da allora è stata aggiornata in linea con l'aumento della vita media a 65 anni.