"L'idea, in termini pratici, è quella di riprendere una proposta che era stata interrotta e che era già stata discussa prima della pandemia", ha dichiarato il presidente della municipalità, Carlos Pinto de Sá (CDU), in dichiarazioni all'agenzia Lusa.

Secondo il sindaco, la direzione del CDU intende riprendere il processo con la presentazione della proposta alla Commissione municipale per l'economia e il turismo, durante il mese di giugno, prima di portare l'argomento alla riunione del consiglio.

"Vogliamo iniziare il processo, come ho detto, a giugno, in modo da poter ascoltare gli interessati e preparare una proposta, probabilmente a settembre, da portare in consiglio e in assemblea comunale", ha evidenziato.

Ricordando che, prima di sospendere la discussione sulla tassa, si sono tenute delle audizioni con i settori coinvolti nell'argomento, Pinto de Sá ha sottolineato che la ripresa del processo implica "ascoltare nuovamente un gruppo di parti interessate in questo settore".

Alla domanda di Lusa se la tassa di soggiorno, da creare, possa entrare in vigore entro l'anno, il presidente della municipalità ha risposto che sembra "stretto, soprattutto perché ci saranno dei negoziati".

"Ma vorrei che la decisione fosse presa quest'anno", ha detto, rifiutandosi però di indicare i valori in quanto lo ritiene "prematuro" e per evitare speculazioni.

Per il sindaco, l'applicazione della tassa di soggiorno in questo comune dell'Alentejo "non solo è giusta, ma è assolutamente indispensabile e necessaria", al fine di "rafforzare la capacità comunale di rispondere" all'aumento del turismo a Évora e al suo impatto.