Il governo ha annunciato, nell'ultimo Consiglio dei Ministri, modifiche alle regole degli Alloggi Locali, rendendo più difficile il compito dei condomini che vogliono porre fine o impedire che questo tipo di attività si svolga negli edifici in cui vivono.

La misura, approvata dal governo di Luís Montenegro, ribalta la posizione del governo socialista.

Sul suo sito ufficiale, e dopo il Consiglio dei ministri, il governo ha annunciato di aver "approvato il progetto di decreto legge che modifica il quadro giuridico per il funzionamento delle strutture ricettive locali per la consultazione degli organi competenti delle Regioni autonome di Madeira e delle Azzorre e dell'Associazione nazionale dei Comuni portoghesi".

"Come precedentemente deciso dal Consiglio dei Ministri, questa modifica elimina alcune restrizioni onerose e sproporzionate all'iniziativa privata nel settore e si concentra sul decentramento dei poteri di regolamentazione delle attività ricettive locali ai Comuni, che sono responsabili dell'adattamento dei regolamenti comunali alle circostanze locali", si legge.

Secondo un rapporto di Público, la nuova legge stabilisce che per vietare l'esistenza di un AL, deve essere "approvata dall'assemblea condominiale con una maggioranza che rappresenti i due terzi della percentuale dell'edificio e ha effetti futuri, applicandosi solo alle richieste di registrazione di alloggi locali presentate dopo la delibera".

Aggiunge inoltre che per procedere con una richiesta di divieto sarà necessario dimostrare, con "fondamento nella pratica ripetuta e comprovata di atti che turbino il normale uso dell'edificio, nonché di atti che arrechino disagio e si ripercuotano sul resto dei condomini", dovendo richiedere una decisione al sindaco.

In caso di annullamento, "si determina l'immediata cessazione dell'attività dello stabilimento, fatto salvo il diritto a un'audizione preventiva", per un massimo di cinque anni.