Con l'acquisto di questo terreno, che si estende per oltre 128 ettari, dalla società "BDR - Investimentos, LDA.", la Camera ha annunciato la sua intenzione di "curare, preservare, conservare e valorizzare il suo territorio, salvaguardandone la biodiversità, gli ecosistemi, il patrimonio geologico, archeologico, storico, culturale e paesaggistico".

Rute Silva, sindaco di Vila do Bispo, ha dichiarato a Sul Informação che, su quell'ampio territorio in riva al mare, che comprende una palude, rovine romane, edifici pombalini e una grande biodiversità, nel cuore del Parco Naturale del Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina, si intende creare un "parco ambientale e archeologico", gestito dal Comune.

"La mia intenzione attuale è quella di creare una riserva ambientale in quel luogo e cercare di sviluppare progetti per far sì che la villa romana possa essere vista e resa visitabile. Ma anche creare dei percorsi affinché le persone possano utilizzarla in modo sostenibile, con dei limiti di carico". In sostanza, ha aggiunto il sindaco nelle sue dichiarazioni a Sul Informação, l'idea è quella di "creare una piccola riserva naturale, che tenga conto anche del patrimonio archeologico".

Per raggiungere questo obiettivo, ha sottolineato Rute Silva, è necessario creare un team tecnico presso il municipio, un gruppo di lavoro interno, che definisca il futuro e progetti le idee.

Nell'immediato, ha sottolineato, "bisognava fermare le intenzioni di costruzione che c'erano", che avrebbero portato alla distruzione del fragile ecosistema e alla compromissione delle rovine archeologiche. "Soprattutto, bisognava salvaguardare quell'area", ha ribadito.

Il Comune di Vila do Bispo sta valutando la possibilità di utilizzare il Fondo per l'ambiente per contribuire al pagamento del milione di euro investito nell'acquisto dell'Herdade da Boca do Rio. Se questo non fosse possibile, anche perché l'affare è già stato concluso, "almeno dovranno aiutarci con gli investimenti che dovranno essere fatti, per preservare la villa romana e i magazzini pombalini che si trovano nelle vicinanze, per difendere questo patrimonio archeologico analizzando l'avanzamento del mare, per creare percorsi e preservare il patrimonio ambientale".