Le marce in Portogallo dovrebbero svolgersi a Lisbona, Porto, Faro, Coimbra, Ponta Delgada e Braga. Ma lo stesso movimento, creato da attivisti di diversi Paesi, si presenterà in una dozzina di altre città europee e, infine, in altre città del Sud America.

Leonor Canadas, un'attivista del movimento, ha spiegato a Lusa che "The Surge" è stato lanciato lo scorso novembre durante la diffusione di un appello internazionale firmato da attivisti di diversi Paesi, uno dei quali era il Portogallo. Da allora il movimento è cresciuto in paesi e sostenitori.

Senza una struttura fisica e senza una leadership, "The Surge" riunisce attivisti di tre movimenti: contro il fascismo, per la liberazione della Palestina e per la difesa del clima, ha spiegato.

"Stiamo vivendo in un nuovo ciclo politico e storico in cui le élite stanno portando l'umanità all'annientamento; il genocidio in Palestina è la prova di piani di sterminio che iniziano prendendo di mira i più poveri, i più vulnerabili e la classe operaia", ha dichiarato il movimento in un comunicato sulle manifestazioni, che si svolgeranno in città come Amsterdam o Barcellona, Bruxelles o Amburgo, Oslo o Bucarest.

Per gli attivisti, l'ascesa del fascismo, le guerre e il collasso climatico non sono crisi isolate ma "parti di un sistema che promuove la disuguaglianza, la violenza e lo sfruttamento", "l'unico piano che i potenti hanno per il futuro".

"Viviamo in uno stato di emergenza che richiede azioni e mobilitazioni immediate. Le nostre lotte hanno scadenze chiare: porre immediatamente fine al genocidio di Israele contro il popolo della Palestina e ad altre guerre, smantellare l'industria dei combustibili fossili entro un decennio e sconfiggere per sempre i fascisti, ultima difesa autoritaria e violenta del capitalismo globale", si legge nel comunicato.


Gli attivisti fanno notare che l'"offensiva popolare" inizia il fine settimana prima dell'insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, che è la "personificazione del caos climatico, del fascismo e della guerra".

L'amministrazione Musk/Trump è la vetrina dei piani delle élite per il futuro: violenza, persecuzione delle differenze, razzismo e sessismo senza limiti, tutto in nome di continui profitti e di un'accelerazione verso il collasso climatico che permette all'umanità di esistere".

Leonor Canadas ha dichiarato a Lusa che il movimento è orizzontale e decentralizzato, il che non invalida il sostegno di associazioni e movimenti, e ha aggiunto che questa sarà la prima azione e che altre seguiranno.

Il 18, a Lisbona, la marcia inizia in Praça José Fontana e termina in Praça do Martim Moniz, dove si terrà un festival, mentre a Faro la marcia culmina con dibattiti e momenti di socializzazione.

Dibattiti e incontri si svolgeranno anche a Porto e a Ponta Delgada nello stesso giorno, mentre è previsto un incontro a Coimbra. A Braga, domenica, le iniziative si concludono con proiezioni di film e dibattiti.