A settembre, il turismo portoghese ha accolto 2,9 milioni di ospiti e ha registrato quasi 7,7 milioni di pernottamenti, secondo una rapida stima dell'Istituto Nazionale di Statistica(INE). In quel mese, il mercato interno ha contribuito con 2,4 milioni di pernottamenti e il mercato estero con 5,2 milioni, il che rappresenta un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019 per quanto riguarda il mercato interno, ma un calo del 3,2% nel mercato estero, rispetto al periodo pre-pandemia.
A dare impulso alla ripresa dell'attività turistica in Portogallo sono stati soprattutto i turisti stranieri. Dei quasi 7,7 milioni di pernottamenti registrati nel mese, 5,2 milioni erano turisti stranieri, il che rappresenta un aumento del 70,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre i turisti nazionali hanno contribuito con 2,4 milioni di pernottamenti (-3,1% su base annua).
Tuttavia, rispetto a settembre 2019, "i pernottamenti dei residenti sono aumentati del 10% e quelli dei non residenti sono diminuiti del 3,2%", segnala l'INE.
In termini di tipologia di alloggio, gli alberghi continuano a essere responsabili del maggior numero di pernottamenti (80,2% del totale a settembre), che rappresenta un aumento del 38% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Seguono gli esercizi ricettivi locali (13,6% del totale) e il turismo nelle aree rurali e nelle abitazioni (una quota del 3,9%).
L'Algarve rimane una destinazione scelta
I dati INE rivelano inoltre che tutte le regioni hanno registrato un aumento dei pernottamenti, con l'Algarve che continua a concentrare le preferenze dei turisti (30,4%), seguito dall'area metropolitana di Lisbona (24,5%) e dal Nord (16,2%).
Rispetto al periodo pre-pandemia, solo l'Algarve e il Centro hanno registrato diminuzioni, con cali del 9,2% e del 3,3% nei pernottamenti nel settembre di quest'anno, rispetto al settembre 2019.