Secondo un comunicato dell'AdC, "la Corte d'Appello di Lisbona (TRL) ha confermato la condanna di Super Bock per violazione delle norme sulla concorrenza, sanzionata dall'AdC nel luglio 2019, nonché l'intero ammontare della multa di 24 milioni inflitta all'azienda".
La sentenza, del 12 settembre, "ha considerato infondati i ricorsi presentati da Super Bock e da due funzionari dell'azienda, contro la decisione del Tribunale della Concorrenza, della Regolamentazione e della Vigilanza (TCRS) che aveva anche confermato integralmente la sanzione applicata dall'AdC", afferma il regolatore.
Il TRL afferma che "considerando tutte le circostanze analizzate, ci sembra che le multe applicate siano proporzionate e appropriate, tenendo conto della gravità della condotta (accordo verticale tra aziende, che fissa i prezzi, con l'obiettivo di impedire, restringere o distorcere significativamente la concorrenza), delle dimensioni del mercato interessato (che copre quasi l'intero territorio nazionale), della lunga durata dell'infrazione (11 anni) e dei vantaggi che ne derivano per Super Bock", rivela l'AdC.
Secondo il regolatore, nella sentenza si legge anche che, "nonostante l'assenza di precedenti illeciti amministrativi dei ricorrenti in termini di violazioni della concorrenza, la motivazione del ricorso evidenzia la svalutazione delle condotte illecite e l'autodenuncia dei soggetti destinatari, nel senso che la sanzione da applicare è in grado di promuovere la consapevolezza, non solo sociale e comunitaria, ma anche degli stessi trasgressori, dissuadendoli dal commettere nuovi illeciti, nonché di frenare l'insorgere di cartelli o pratiche analoghe che limitino la concorrenza da parte di altri operatori, in particolare nel mercato della birra, in quanto lesivi dei diritti dei consumatori".