Per il presidente del Sindacato delle carriere investigative e ispettive del Servizio stranieri e frontiere (SEF), Rui Paiva, i numeri dell'impiego sono "chiaramente eccessivi, tenendo conto che la GNR e la PSP hanno già un numero di persone formate più che sufficiente" per questo compito.

Secondo Rui Paiva, la proposta di ordinare il contingente assegnato al PSP e al GNR, firmata dai ministri dell'Amministrazione interna e della Giustizia, "rivela il mantenimento, in termini assoluti, del numero di ispettori SEF alle frontiere".

"Abbiamo verificato che tutto rimarrà invariato, tranne i dirigenti, con l'aggravante che i dirigenti che assumeranno questi ruoli hanno molta meno esperienza dei dirigenti SEF", ha aggiunto il sindacalista, per il quale avrebbe senso mantenere il 20-30% dei dipendenti alle frontiere per fornire supporto "in seconda e terza linea", visto che per la prima linea la PSP e la GNR "hanno già formato tutto il personale necessario".

Secondo Rui Paiva, mantenere "l'intera forza lavoro alle frontiere è una misura cosmetica".