In una nota che anticipa la quarta edizione del convegno internazionale "Arquiteturas da Alma", che si svolge da giovedì a sabato presso il Monastero di Batalha con il coordinamento dell'ISCTE - Instituto Universitário de Lisboa, un ricercatore critica anche l'impatto del programma di valorizzazione del patrimonio Revive.
Rolando Volzone, che a Batalha terrà una conferenza sulle "Dinamiche del patrimonio monastico", ritiene che "non si debba guardare al patrimonio dei conventi monastici solo come monumenti".
"Questa dimensione è ovviamente importante, ma gli edifici possono e devono essere al servizio della comunità per altri scopi, in particolare come strumento per mitigare la crisi abitativa", afferma il ricercatore del Centro studi sul cambiamento socioeconomico e il territorio - Dinâmia.
A Lisbona, ad esempio, una sezione del chiostro del Convento das Bernardas, dove attualmente opera il Museo delle marionette, è già utilizzata per trasferire le famiglie.
Secondo i dati diffusi dall'organizzazione della conferenza "Arquiteturas da Alma", in Portogallo solo l'1% circa del patrimonio religioso cattolico è utilizzato per le sue funzioni originarie.
Il resto è disponibile per altri usi, anche se gran parte è in rovina. Per il ricercatore, questi spazi possono essere riutilizzati per ospitare persone in situazioni di vulnerabilità.
Rolando Volzone critica quindi l'opzione promossa dal Turismo de Portugal attraverso il programma Revive, che mira a riutilizzare gli spazi religiosi a fini ricreativi e ricettivi, mettendo il patrimonio pubblico al servizio del turismo, soprattutto nel settore alberghiero.
"Poiché lo Stato e le amministrazioni comunali non sono in grado di mantenere gli spazi e di dare loro funzioni vitali, finiscono per concederli a investitori privati, che decidono di costruire altri alberghi e complessi di lusso", sottolinea il relatore.
Il problema, aggiunge, "è che c'è una follia nel moltiplicare gli alberghi, il cui impatto raramente si traduce nella creazione di reddito e nel miglioramento delle condizioni di vita delle comunità in cui si trovano".
Secondo i dati che saranno presentati alla conferenza "Arquiteturas da Alma", il patrimonio religioso viene abbandonato.
In un'analisi condotta dallo specialista di Dinâmica nella regione dell'Alentejo, è emerso che dei 131 monasteri e conventi, solo la metà ha funzioni classificate, mentre il 25% è sottoutilizzato o completamente abbandonato.
Solo il 50% circa gode di protezione legale, mentre l'altra parte versa in uno stato di degrado, rivela Volzone.
Con il motto "Capire il passato per cambiare il futuro", la quarta edizione di "Arquiteturas da Alma" renderà pubblica una serie di opere accademiche sulla storia, orientate verso il futuro.
L'uso della tecnologia a favore della conservazione architettonica, la sostenibilità, la comunicazione e l'eredità del patrimonio monastico-conventuale saranno alcuni dei temi in analisi.