Questo diploma è stato approvato con i voti favorevoli di tutti i partiti, tranne Chega e PCP che si sono astenuti.

La proposta di legge stabilisce gli atti illeciti, e il rispettivo regime disciplinare, associati a "comportamenti antisportivi, contrari ai valori di verità, lealtà e correzione e suscettibili di alterare in modo fraudolento i risultati della competizione".

Tra le misure previste, si prevede la creazione di una piattaforma per il monitoraggio della manipolazione delle prove, con esperti nominati dalla Procura Generale, dalla Polizia Giudiziaria, dal Comitato Olimpico Portoghese e dalla Federcalcio Portoghese, tra gli altri, consegnando il coordinamento con il direttore dell'unità anticorruzione del PJ.

Nel dibattito che ha preceduto questa votazione, il Segretario di Stato per la Gioventù e lo Sport ha affermato che questa piattaforma serve a rispondere a "una delle maggiori minacce all'integrità delle competizioni sportive", riferendosi alla "manipolazione dei risultati attraverso le scommesse e gli scommettitori", ricordando sia il processo del "Doppio Gioco" nella II Lega Calcio Professionale, sia il recente scandalo delle scommesse illegali nel calcio italiano.

Il PS, per voce di Paulo Correia, ha difeso i meriti di questa proposta, in quanto è "imperativo che le forze di sicurezza abbiano strumenti per combattere chi distorce lo sport".

Il nuovo regime è "una sorta di portiere di livello mondiale, un Rui Patrício che mira a impedire agli agenti di falsare le competizioni sportive, agli agenti criminali di fare gol nella porta del Portogallo". Il Governo è in prima linea in questa lotta senza quartiere contro la corruzione nello sport", ha dichiarato.

Per il PSD, la deputata Paula Cardoso ha ritenuto fondamentale "la lotta alla corruzione nello sport", ma ha difeso la necessità di migliorare il diploma in termini di specializzazione, avvertendo che ci sono concetti "difficili da interpretare" che devono essere chiariti, pena la "dipendenza da qualsiasi VAR [video arbitro] interpretativo".

La deputata dell'IL Patrícia Gilvaz ha elogiato la proposta per la presenza di "nuovi tipi di reati legali", ma si è chiesta se ci sarà una sovrapposizione con i reati già previsti, come la "corruzione passiva e attiva nel settore privato", e ha sostenuto che, oltre a legiferare, il Governo deve proteggere e "garantire che il sistema giudiziario funzioni".

A sua volta, la deputata del PCP Alma Rivera ha ritenuto che la creazione di questo regime abbia "obiettivi fondamentali e giusti", ma ha detto di avere dubbi su "alcuni aspetti tecnici" e ha chiesto se la nuova piattaforma non creerà "più burocrazia", dal momento che esistono già "meccanismi legali ed enti competenti per le indagini e le denunce".

Per BE, la deputata Joana Mortágua ha detto che, oltre ad agire sul fenomeno sportivo, bisogna agire anche "sul sistema economico", avvertendo che lo sport è "sempre più invaso da interessi finanziari", "più o meno oscuri".

Nelle votazioni è stata approvata in generale, con la sola astensione del PCP, anche una proposta di legge che consente agli atleti olimpici, paralimpici e di alto livello di godere, dopo la fine della loro carriera sportiva, di un sistema di quote e condizioni di impiego. accesso speciale ai concorsi nei servizi e negli organi dell'amministrazione centrale, regionale e locale.

È stata inoltre approvata una proposta di legge del PAN per inserire le molestie come reato disciplinare nel regime giuridico delle federazioni sportive.

Per contro, sono state respinte una bozza di risoluzione del Chega che raccomandava al Governo di "garantire la libertà di pensiero di tutti gli atleti altamente competitivi" e un'altra del PAN che riconosceva la Giornata nazionale dell'atleta paralimpico il 26 settembre.