La proposta ha ricevuto il voto favorevole dei deputati del movimento indipendente, del PSD, di Chega e del PAN, e il voto contrario di PS, CDU e BE.
Per la CDU, il deputato Francisco Calheiros ha sostenuto che la revoca del regolamento creerà "più confusione e caos" in città, ritenendo che, "pur essendo insufficiente", il regolamento fosse "meglio di niente".
Anche il deputato Pedro Faria, di BE, ha affermato che l'abrogazione "servirà solo a rendere il business immobiliare ancora più dilagante" in città, sottolineando che il partito ha votato contro la creazione del regolamento, "non per la sua natura", ma perché "contiene troppe eccezioni".
In risposta, il sindaco di Porto, l'indipendente Rui Moreira, ha criticato la posizione assunta dai due partiti, invitando la CDU ad avere il coraggio di proporre un altro regolamento e il BE a proporsi affinché la regolamentazione del settore torni ad essere di competenza dei Comuni.
"Quello che la legge ha fatto è stato deregolamentare e loro sembrano sorpresi da noi, in relazione a un regolamento che non gli è piaciuto, ma che, nonostante tutto, è meglio di niente", ha detto Rui Moreira, affermando di aspettarsi, "qualunque sia il futuro Governo della nazione", che i poteri vengano nuovamente assunti dalle autorità locali.
La deputata socialdemocratica Silvia Soares ha sostenuto che con il programma Mais Habitação "si vogliono uccidere gli alloggi locali", "attaccare i piccoli e medi imprenditori" e "indebolire un settore fondamentale" per l'economia nazionale e il turismo.
Per Chega, il deputato unico Jerónimo Fernandes ha sostenuto che la gestione di questi poteri dovrebbe essere di competenza dell'autorità locale.
Il regolamento per gli Alloggi Locali è entrato in vigore il 4 maggio e differenzia le aree di crescita sostenibile e le aree di contenimento, in base alla pressione urbana di ogni parrocchia, in base al numero di abitazioni disponibili per alloggi permanenti o per affitti a lungo termine e agli stabilimenti disponibili per gli Alloggi Locali.
Il regolamento è stato approvato, a maggioranza, sia dall'esecutivo che dall'Assemblea municipale di Porto.