Secondo Sapo news, anche per quest'anno il Governo ha rivisto i prezzi dei farmaci, con i più economici (con un RRP fino a dieci euro) che potranno aumentare fino al 3,5%, mentre i più costosi (con un RRP superiore a 30 euro) potrebbero vedere il loro costo aumentare fino al 10%, secondo l'ordinanza pubblicata questo venerdì nel Diário da República. I nuovi prezzi entreranno in vigore il 1° marzo.
Si tratta dell'ordinanza n. 39-C/2024, pubblicata venerdì nel Diário da República, che definisce i criteri per la revisione annuale dei prezzi dei farmaci nel mercato ambulatoriale (leggi farmacie) e nel mercato ospedaliero per il 2024, nonché la revisione dei prezzi dei farmaci generici e biosimilari e i Paesi di riferimento da considerare.
Per quanto riguarda i farmaci disponibili in farmacia, il diploma definisce che i farmaci con un prezzo al dettaglio (RPP) fino a dieci euro "possono essere aumentati del 3,5%" rispetto al prezzo attualmente praticato, mentre i farmaci con un RRP tra dieci e 16 euro "sono esenti dall'applicazione" di questo regime.
Per i farmaci il cui RRP è compreso tra 16 euro e 30 euro, è previsto un "meccanismo di freno del 5%", il che significa che non possono aumentare di oltre il 5% rispetto al prezzo attuale. A loro volta, i farmaci il cui RRP è superiore a 30 euro avranno un "meccanismo di freno del 10%" quest'anno. I nuovi prezzi entreranno in vigore "il 1° marzo 2024", secondo il diploma firmato dal Ministro della Salute.
L'anno scorso, il Governo aveva anticipato l'"aumento controllato dei prezzi dei farmaci più economici", e all'epoca i farmaci con un RRP fino a dieci euro avevano "il prezzo aggiornato del 5%", mentre quelli tra dieci e 15 euro erano "aggiornati del 2%".
Per quanto riguarda i farmaci generici e biosimilari, tutti "sono esenti dall'applicazione del regime di revisione annuale dei prezzi", ad eccezione di quelli con un PVP pari o inferiore a dieci euro (che possono aumentare fino al 3,5%, come il produttore), nonché di quelli con un RRP pari o superiore a 16 euro "e che è superiore al prezzo massimo del farmaco di riferimento risultante dalla revisione annuale dei prezzi del 2024" o all'aumento del 3,5%, si legge. In ogni caso, il prezzo dei farmaci generici "non può superare il prezzo massimo del farmaco di riferimento".
Il diploma definisce inoltre che nel caso di farmaci presenti sul mercato ospedaliero e "ai fini dell'acquisto da parte di strutture e servizi del Ssn, viene stabilito un criterio eccezionale per i farmaci il cui prezzo massimo supera i 15 euro" e non può esserci una "riduzione superiore al 5%". Sono esenti i farmaci il cui RRP è uguale o inferiore a 15 euro.
L'anno scorso è stato caratterizzato da alcune carenze di scorte di farmaci, sia sul mercato nazionale che a livello europeo, e l'industria farmaceutica ha lamentato alti costi di produzione. A ECO, il presidente dell'Ordine dei Farmacisti ha avvertito che le carenze di scorte o le interruzioni non hanno un'unica causa, essendo causate da diversi fattori, in particolare dal fatto che, in alcuni casi, il prezzo del farmaco non compensa l'aumento dei costi di produzione, il che porta alla "sua non sostenibilità commerciale".