Dall'avanguardia femminista ai giorni nostri, la mostra collettiva"Atti di creazione: About Art and Motherhood", curata da Hettie Judah, cerca di comunicare l'esperienza vissuta della maternità in tutta la sua complessità, dalle gioie, alla dedizione e alle perdite, ai miti e alle disavventure.
Organizzata dalla Hayward Gallery di Londra, la mostra è in corso all'Arnolfini International Center for Contemporary Art di Bristol, dove rimarrà fino al 26 maggio, per poi trasferirsi al Midlands Arts Center (MAC) di Birmingham dal 22 giugno al 29 settembre, quindi alla Millennium Gallery di Sheffield dal 24 ottobre al 19 gennaio 2025 e, infine, al Center for Contemporary Art di Dundee, in Scozia, nella primavera dello stesso anno.
Oltre alle opere di Paula Rego degli anni '90, la mostra presenta lavori di artisti come Felicity Allen, Janine Antoni, Cassie Arnold, Bobby Baker, Elina Brotherus, Liesel Burisch, Cathy Cade, Lea Cetera, Jai Chuhan, Eileen Cooper, Renee Cox, Dorothy Cross, Rineke Dijkstra, Natalie Djurberg e Hans Berg, Leni Dothan e Marlene Dumas, per un totale di circa 60 opere, dal periodo moderno a quello contemporaneo.
La rappresentazione di Paula Rego in questa mostra comprende opere dedicate al tema dell'aborto clandestino che l'artista ha sviluppato in una serie di dipinti a pastello e ad acquaforte nel 1999. Con questa serie, l'artista contestava l'alto livello di astensione registrato in Portogallo durante il primo referendum sulla depenalizzazione dell'aborto, l'anno precedente.