"Nel 2023, le cinque maggiori banche operanti in Portogallo (Banco BPI, Caixa Geral de Depósitos, Millennium bcp, Novobanco e Santander) hanno aumentato il margine finanziario - cioè la differenza tra gli interessi applicati sui crediti e la remunerazione sui depositi - del 68%, rispetto all'anno precedente", osserva l'organizzazione per la tutela dei consumatori.
Tuttavia, "le commissioni bancarie, il cui inarrestabile aumento nell'ultimo decennio è stato giustificato dalle banche con i minori guadagni derivanti dai bassi tassi di interesse, sono diminuite in media solo del 2,3%".
"Questo calo residuo non è tuttavia dovuto a variazioni dei listini - che ci si aspetterebbe dopo la normalizzazione dei tassi di interesse - ma piuttosto all'entrata in vigore di una serie di limitazioni all'addebito delle commissioni, in particolare il divieto di addebitare la commissione per l'elaborazione delle rate di credito, fortemente richiesto da DECO PROteste".
Tutto sommato, nel 2023 "questo gruppo di banche ha addebitato 2.379 milioni di euro di commissioni, cioè più di 6,5 milioni di euro al giorno".
Dal 2015, l'organizzazione per la tutela dei consumatori "denuncia l'aumento sistematico delle commissioni applicate dalle banche che, in casi come la commissione per il mantenimento dei conti correnti, non corrisponde nemmeno a un servizio fornito".
"Nel corso degli anni, l'argomentazione delle banche per giustificare questi aumenti è ricaduta sul ridotto margine finanziario derivante dai bassi tassi di interesse. Ma nemmeno l'inversione di questa tendenza ha avuto un impatto sulle spese addebitate ai clienti delle banche", conclude.