Secondo i dati del Sistema nazionale di informazione sulle risorse idriche(SNIRH) resi disponibili oggi, ad aprile si è registrato un aumento del volume immagazzinato in otto bacini fluviali e una diminuzione in quattro.
Alla fine di aprile, il bacino di Barlavento continua ad essere quello che trattiene meno acqua, con il 22,6% (19,7% alla fine di marzo), quando la media è del 74,6%.
A febbraio questo bacino era al 12,5% della sua capacità e a gennaio al 9,4%.
Gli stoccaggi di aprile 2024 per bacino fluviale sono superiori alle medie di stoccaggio per lo stesso mese (periodo di riferimento 1990/91-2022/23), ad eccezione dell'Ave (71,4%), Mira (42,2%), Ribeiras do Algarve (Barlavento 22,6%) e Arade (44,4%).
L'ultimo giorno di aprile, i bacini dell'Oeste (93,2%), del Guadiana (93,1%), del Tago (92,3%) e del Cávado (91%) sono stati quelli con il maggior volume d'acqua.
Secondo lo SNIRH, dei 60 bacini monitorati, 36 avevano una disponibilità idrica superiore all'80% del volume totale alla fine di aprile, mentre tre avevano una disponibilità idrica inferiore al 40%.
Ogni bacino fluviale può corrispondere a più di un serbatoio.
L'Algarve è in stato di allerta per la siccità dal 5 febbraio e il governo ha approvato una serie di misure per limitare i consumi, in particolare una riduzione del 15% nel settore urbano, compreso il turismo, e una riduzione del 25% in agricoltura.
Il 1° maggio, il Ministro dell'Ambiente, Maria da Graça Carvalho, ha ammesso l'allentamento dei tagli al consumo di acqua in Algarve in vigore da gennaio nel settore urbano e in quello agricolo, con diversi scenari sul tavolo, dato un certo miglioramento della disponibilità di acqua.