Il Paese ha visto la sua industria turistica colpita prima dalla pandemia di Covid 19 e poi da una grave crisi finanziaria nel 2022, che ha portato a proteste di massa e alla carenza di beni essenziali, come il carburante.

Ma l'industria turistica sta raccogliendo i frutti di una ripresa iniziata lo scorso anno, con lo Sri Lanka che ha registrato quasi 2 milioni di arrivi a metà agosto, per la prima volta dal 2019.

I turisti provenienti dai Paesi in questione potranno ricevere visti di 30 giorni nell'ambito di un programma pilota di sei mesi a partire dal 1° ottobre: "L'obiettivo del governo è trasformare lo Sri Lanka in un Paese senza visti" come Singapore, Thailandia e Vietnam, per beneficiare dei vantaggi di un'industria turistica in rapida crescita", spiega il portavoce del Gabinetto e ministro dei Trasporti Bandula Gunawardana, come riportato da Publituris.

Tra i Paesi interessati dal programma figurano Francia, Regno Unito, Germania, Danimarca, Giappone, Cina, Russia, Arabia Saudita, Australia, Austria, Bahrain, Belgio, Bielorussia, Canada, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Stati Uniti, India, Indonesia, Iran, Israele, Italia, Kazakistan, Malesia, Nepal, Nuova Zelanda, Oman, Paesi Bassi, Polonia, Qatar, Repubblica Ceca, Svezia, Svizzera e Thailandia. Il Portogallo non figura nell'elenco dei Paesi che beneficiano di questa misura.

Secondo gli ultimi dati dell'Autorità per lo Sviluppo dello Sri Lanka, l'India è la principale fonte di turisti, con 246.922 turisti, seguita dalla Gran Bretagna, con 123.992 turisti.