"Il problema è che c'è una concessione di 20 anni", ha sottolineato in un'intervista a Público e Rádio Renascença, sottolineando che "si tratta di un [tipo di] turismo che non fa nulla per la città, né è nell'interesse della città".
Il sindaco ha affermato che, per ridurre la concentrazione di turisti nel centro di Lisbona, ha "raddoppiato la tassa di soggiorno" e sta costruendo strutture culturali "che non si trovano tutte nella stessa area".
"Dobbiamo dividere il turismo tra le varie zone della città", ha sottolineato, ricordando che il turismo rappresenta il 20% dell'economia della città e il 25% dell'occupazione. Moedas respinge l'idea che ci sia troppo turismo.
Per quanto riguarda il controverso ordine alla Polizia Municipale di iniziare a fare arresti, Carlos Moedas respinge l'idea che si tratti di una concessione alla Chega: "Non ha nulla a che fare con l'estrema destra o l'estrema sinistra. Ha a che fare con la sicurezza della città, con le preoccupazioni della gente". E, per quanto riguarda le critiche alla sporcizia delle strade di Lisbona, il sindaco ha rivelato che sta assumendo altri 200 lavoratori per la raccolta dei rifiuti, lamentando una "dicotomia con le parrocchie" in cui la responsabilità non è attribuita a una sola istituzione.
Moedas non si sbilancia sul fatto che si ricandiderà o meno, ma sfida il PS ad "accettare la sconfitta" e a lasciare che Montenegro governi, perché i portoghesi non vogliono andare di nuovo alle urne.