Intitolato "Chi può pagare le spese essenziali? Un'analisi della povertà assoluta in Portogallo", il documento rivela che "i disoccupati (25%) e le famiglie con bambini (12,2%) sono tra i gruppi a maggior rischio di povertà assoluta".

"Nel 2022, il tasso di rischio di povertà assoluta variava tra l'8,5% e il 12,6%, al di sotto del tasso di rischio di povertà relativa del 16,4%", indica il documento, sostenendo che "la povertà assoluta è più comune nelle aree urbane (8,8%) che in quelle rurali (6,9%)".

L'analisi pubblicata dalla Fondazione "la Caixa" e dalla BPI e preparata dal team di Nova SBE evidenzia che il tasso di rischio di povertà assoluta è inferiore al tasso di rischio di povertà relativa in tutte le regioni, tranne che nell'area metropolitana di Lisbona, a causa "dell'elevato costo della vita, soprattutto per quanto riguarda l'abitazione".

Le regioni autonome delle Azzorre e di Madeira sono quelle in cui si registra il "maggior rischio di povertà assoluta", rispettivamente con il 22,1% e il 15%.

"Queste differenze derivano dalla distribuzione delle famiglie con bambini e dal reddito non monetario (autoconsumo e autoaffitto), che variano significativamente tra le regioni", osserva.