L'Autorità per la sicurezza alimentare ed economica (ASAE) ha avviato circa 90 procedimenti penali nei confronti di saloni di bellezza, cliniche e parrucchieri per aver svolto funzioni di medicina estetica attraverso la somministrazione di botox.
In un comunicato, l'ASAE spiega di aver effettuato, attraverso l'Unità Nazionale di Informazione e Investigazione Criminale (UNIIC), un'operazione di controllo a causa della "crescente offerta di questo tipo di procedura, senza alcuna qualifica medica allo scopo".
"(...) Come bilancio operativo, ad oggi sono stati avviati circa 90 procedimenti penali per la pratica dell'usurpazione di funzioni, che hanno portato al sequestro di vari dispositivi medici, attrezzature e altri utensili utilizzati nella commissione dell'illecito penale".
L'autorità sottolinea che la somministrazione di tossina botulinica (botox) o di acido ialuronico, così come l'applicazione di altre procedure che utilizzano tecniche invasive, come i fili di tensione per l'armonizzazione del viso, è esclusiva dei professionisti medici.
Poiché "si tratta di un'attività molto lucrativa", l'autorità continuerà a "monitorare il fenomeno dell'usurpazione di funzioni, promuovendo la tutela della salute pubblica e dei consumatori", aggiungendo che "ha condotto diverse azioni presso gli stabilimenti in cui le procedure sono eseguite da medici senza alcuna qualifica per farlo".
L'ASAE si avvale della collaborazione dell'Ordine dei Medici, dell'Ente di Regolamentazione Sanitaria e dell'INFARMED - Autorità Nazionale per i Medicinali e i Prodotti della Salute, I.P.