Costa ha sottolineato che questa è una delle cinque missioni che l'UE ha definito per le indagini scientifiche e ha affermato di aver lanciato un appello affinché l'Europa faccia per la ricerca scientifica sugli oceani quello che gli Stati Uniti hanno fatto per la ricerca spaziale nel secolo scorso.

Il primo ministro è intervenuto all'Encontro Ciência 2023, presso l'Università di Aveiro, dedicato al tema "Scienza e oceano oltre l'orizzonte".

António Costa ha sottolineato l'importanza di questo tema: "Abbiamo utilizzato gli oceani per molte scoperte, ma c'è ancora molto che non si conosce su di essi in un Paese in cui il territorio è costituito per il 97% da mare".

Per il primo ministro, questa conoscenza scientifica è decisiva "per l'importanza nella regolazione del clima, nella sicurezza alimentare e in altre risorse, per le quali sono necessari progressi scientifici".

Accennando alle pressioni per sospendere le attività estrattive in mare fino a quando non si conoscerà il rischio di queste attività, António Costa ha riconosciuto che è "prudente non fare confusione senza sapere cosa stiamo facendo", ma ha anche detto che "ci sono anche opportunità" per quanto riguarda le risorse naturali, "che sono un capitale per la transizione energetica e digitale".

"Ciò implica che è necessaria una maggiore conoscenza di questo potenziale, e questo è un passo che dobbiamo fare", ha dichiarato.

Il primo ministro ha colto l'occasione della presenza di circa 3.000 partecipanti legati al mondo accademico e scientifico per sottolineare "l'enorme contributo della scienza al progresso e allo sviluppo del Paese negli ultimi decenni".

"Il mondo sta cambiando a ritmo sostenuto e quando mi sono laureato, negli anni '80, c'erano solo dieci dottorati in Facoltà", ha spiegato. "Ho visitato un'azienda di Oeiras che ora ha dieci dottorati".

António Costa ritiene che questa evoluzione debba essere tenuta presente nelle previsioni economiche che vengono fatte. "In futuro avremo molte più persone con laurea, master e dottorato nelle aziende, il che consentirà di produrre beni e servizi di maggior valore aggiunto".

Il primo ministro ha anche sottolineato l'importanza del dialogo tra scienza e società per il bene della qualità democratica, che deve affrontare la sfida della forza dell'ignoranza incanalata attraverso i social media, che a suo avviso costituisce una minaccia per la sicurezza. "Lo sviluppo scientifico è importante per strutturare la democrazia, perché al giorno d'oggi non si consulta l'enciclopedia, ma si cerca su Google, e il rischio che le informazioni siano sbagliate o mal interpretate è immenso".