In una risposta scritta, l'ANSR afferma che, ad oggi, 84.547 conducenti hanno beneficiato del condono per le sanzioni aggiuntive per le infrazioni amministrative con una multa massima applicabile fino a 1.000 euro.
Secondo l'ANSR, vengono condonate le sanzioni accessorie (ritiro della patente e sequestro del veicolo) per le infrazioni stradali relative a reati gravi e gravissimi, come il ritiro della patente e il sequestro del veicolo.
I conducenti che rientrano in questa legge di amnistia e condono delle pene approvata nell'ambito della GMG "non sono esentati dal pagamento della multa, che deve avvenire sempre ed entro il termine stabilito, né esentati dall'iscrizione dell'infrazione nel Registro delle Infrazioni Conducenti (RIC ) né dalla perdita di punti, che continua a verificarsi".
La legge sull'amnistia, entrata in vigore il 1° settembre, stabilisce che il condono delle sanzioni aggiuntive si applica indipendentemente dall'età del trasgressore, purché le rispettive infrazioni gravi e gravissime siano state commesse entro le ore 00:00 del 19 giugno 2023 e l'importo massimo della multa applicabile non superi i 1000 euro.
Una fonte dell'ANSR ha dichiarato a Lusa che la maggior parte degli automobilisti ha beneficiato dell'amnistia relativa alla sanzione aggiuntiva del ritiro della patente.
Sono esclusi dall'amnistia i reati gravi e gravissimi commessi sotto l'effetto di alcol o droghe, sostanze psicotrope, uso del telefono cellulare, in quanto prevedono massimali di ammenda superiori a 1000 euro, nonché i reati di guida pericolosa di un veicolo stradale e di guida di un veicolo in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope e i recidivi.
La legge stabilisce anche il perdono della pena e l'amnistia per i reati e le infrazioni commessi da giovani tra i 16 e i 30 anni, determinando un indulto di un anno per tutte le condanne fino a otto anni di carcere, oltre a un regime di amnistia per le infrazioni penali la cui pena non superi un anno di carcere o 120 giorni di multa.
La legge prevede eccezioni all'indulto e all'amnistia, di cui non possono beneficiare, in particolare, coloro che hanno commesso reati di omicidio, infanticidio, violenza domestica, maltrattamenti, gravi lesioni fisiche, mutilazioni genitali femminili, lesioni fisiche qualificate, matrimonio forzato, sequestro di persona, contro la libertà sessuale e l'autodeterminazione, estorsione, discriminazione e incitamento all'odio e alla violenza, traffico di influenza, riciclaggio di denaro o corruzione.