In un'intervista alla CNN Portogallo, Beleza ha ricordato che si tratta di un problema che esiste "da quando ero studente di medicina".

"Stiamo vivendo una situazione come questo picco di influenza A, anche in Spagna. Abbiamo avuto un problema in Portogallo, fin dagli anni '90", ha proseguito, sostenendo che "troppe persone vanno al pronto soccorso", con "l'80%-90% delle persone che vi si recano che non hanno bisogno di andare in ospedale".

Álvaro Beleza ha poi considerato che si tratta di "una questione culturale", che "deve essere risolta nel tempo" e che "non può essere risolta dall'oggi al domani". Il medico ha anche sostenuto che si tratta di un problema legato all'"alfabetizzazione" e all'"educazione" delle persone.

Álvaro Beleza ha voluto parlare dell'esempio della Spagna, dove "c'è un picco di influenza". "Se si va a riferire a qualsiasi servizio di emergenza a Madrid, non ci sono tante persone come a Lisbona", e "hanno lo stesso picco influenzale". Perché? Perché "la gente è abituata ad andare dal medico, in farmacia, perché è abituata ad automedicarsi, perché stiamo parlando di un problema semplice".

Ha aggiunto che il pronto soccorso e l'ospedale "sono per le situazioni acute". "E per queste, gli ospedali, il Ssn risponde".