Una delle proposte contenute nel programma di governo, consegnato alla fine della settimana all'Assemblea legislativa e a cui Lusa ha avuto accesso, recita: "è un progetto pilota per una settimana di quattro giorni/lavoro (estendibile anche al settore privato), sempre in comune accordo con il lavoratore e il datore di lavoro, per meglio conciliare la vita professionale con quella personale e familiare".

L'esecutivo delle Azzorre vuole anche "ridurre il numero di incarichi politici e di nomina" e "ridurre i costi operativi con materiali di consumo, monouso, elettricità, acqua, tra le altre spese di servizio pubblico del 2,5% all'anno".

"La pubblica amministrazione deve essere misurata nella spesa e concentrata sulla fornitura di servizi ai cittadini, secondo alti livelli di qualità", si legge nel documento.

Il programma di governo mantiene le richieste dei dipendenti pubblici, inserite nel Bilancio della Regione per il 2024, bocciato a novembre, come "la riduzione da 10 a sei del numero di punti necessari per la progressione di carriera e la fine delle quote di valutazione" o l'estensione della retribuzione integrativa per gli stipendi fino a 1.750 euro.

L'esecutivo intende "continuare il controllo e la riduzione del debito pubblico regionale in riferimento al PIL [Prodotto Interno Lordo]" e ricorrere all'indebitamento solo "quando assolutamente necessario per il pieno utilizzo dei fondi comunitari".

"Non intendiamo lasciare questi costi nei bilanci regionali delle generazioni attuali e future delle Azzorre. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale non spendere più di quanto si ha e stabilire delle priorità, in modo da non ritardare i pagamenti", si legge nel documento.

L'esecutivo guidato da José Manuel Bolieiro sottolinea che il settore delle imprese pubbliche regionali, ristrutturato nella scorsa legislatura, "non può essere il veicolo del debito del Governo regionale, mettendo pericolosamente a rischio l'equilibrio delle finanze pubbliche delle Azzorre".

Il documento sottolinea inoltre l'intenzione di "adempiere all'obbligo imposto dalla Commissione europea di privatizzare la Azores Airlines entro il 2025".

L'esecutivo intende attuare l'accordo di partenariato firmato nel precedente mandato con l'UGT, la Federazione Agricola e la Camera di Commercio e Industria delle Azzorre, per "mantenere o aumentare il livello di esecuzione dei fondi europei", per "accelerare l'attuazione del sistema di incentivi" e per "mantenere e migliorare l'esecuzione del PRR [Piano di Recupero e Resilienza]".

Il programma di governo prevede la "riduzione dei tempi medi di pagamento della Pubblica Amministrazione", l'operatività dello statuto delle agevolazioni fiscali in termini di Imposta sul Reddito delle Società (IRC) e la creazione di un "sistema di capitalizzazione adeguato al tessuto imprenditoriale regionale".

L'esecutivo dichiara di voler "garantire al settore privato condizioni stabili per investire" e di "promuovere la competitività delle imprese azzorriane, riducendo la burocrazia".

Intende inoltre dare "nuovi poteri e maggiori condizioni all'Ufficio per la prevenzione della corruzione e la trasparenza, rendendolo trasversale a tutti i dipartimenti del Governo regionale".