Il governo ha approvato ulteriori modifiche alle norme sugli alloggi locali (AL), eliminando l'intrasferibilità delle licenze definita dal precedente governo e sottoponendo ora il nuovo decreto legge alla consultazione dell'Associazione nazionale dei Comuni portoghesi.
L'annuncio è stato dato dal Ministro della Presidenza, António Leitão Amaro, in una conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri a Lisbona; il funzionario governativo ha ribadito l'iniziativa dell'amministrazione PSD/CDS-PP di "correggere alcuni errori" commessi dal governo socialista.
"Abbiamo approvato una versione più avanzata di una legge che elimina alcuni gravi errori, come la non trasferibilità delle licenze e la loro scadenza dopo cinque anni, evitando anche di introdurre una situazione di deregolamentazione del mercato, ma piuttosto, dopo un lungo dialogo con varie entità, compresi gli operatori del settore, una logica di decentramento", ha detto.
Per il Governo, "dovrebbero essere i Comuni a prendere decisioni sulle regole di gestione delle strutture ricettive locali nelle aree di maggiore pressione".
L'aspettativa è che la legge venga approvata definitivamente "molto presto", nel giro di "poche settimane".
Nella precedente normativa, approvata in parlamento nel 2023 e molto contestata dal settore ricettivo locale, la licenza di attività non era trasferibile, nemmeno in caso di morte, divorzio o eredità.
Il pacchetto presentato all'epoca dai socialisti definiva inoltre che i titolari di AL inattivi dovevano dimostrare di aver continuato a operare. In caso di inadempienza, le loro registrazioni sarebbero state cancellate, su decisione del presidente della rispettiva municipalità.
Le norme stabilivano inoltre che le registrazioni AL sarebbero state rivalutate nel corso dell'anno 2030 e, a partire dalla prima rivalutazione, rinnovabili per cinque anni.
L'unica eccezione sarebbe stata costituita dagli stabilimenti che costituivano garanzie reali per contratti di prestito non ancora completamente regolati entro il 31 dicembre 2029.
Leitão Amaro ha ricordato che, come annunciato dal Governo al momento del suo insediamento, sono già state corrette le "misure penalizzanti" per il settore, come il contributo straordinario e il coefficiente di obsolescenza ai fini della liquidazione dell'Imposta Comunale sugli Immobili.