Secondo la Direzione generale della Sanità(DGS), "sono stati acquistati 2,1 milioni di vaccini Covid-19 (Portogallo continentale e Regioni autonome) e 2,5 milioni di vaccini antinfluenzali per il Portogallo continentale (2,1 milioni di vaccini a dose standard e 360 mila ad alta dose)".
Il DGS ha annunciato, senza indicare il valore dell'investimento, che "sono stati acquistati vaccini antinfluenzali e Covid-19 in quantità sufficiente per tutti gli individui idonei che mostrano interesse a essere vaccinati", nelle unità sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale (SNS) e nelle farmacie.
Quest'anno, la vaccinazione antinfluenzale con una dose di richiamo sarà estesa alle persone di età pari o superiore a 85 anni, oltre che alle persone che vivono in case di cura, istituti analoghi e nella Rete Nazionale di Assistenza Continua Integrata (RNCCI).
Parlando all'agenzia di stampa Lusa il 10 settembre, il direttore generale della Sanità, Rita Sá Machado, ha ricordato che le persone di età superiore agli 84 anni saranno vaccinate solo "in un centro sanitario".
"Stiamo assistendo a un tentativo di ridurre al minimo il numero di persone che si recano nei centri sanitari. Che cosa significa? Una persona di 85 anni o più (...) ha i suoi appuntamenti di routine. Vogliamo approfittare di questo momento (...) per essere il momento della vaccinazione", ha dichiarato.
Nelle norme relative alla campagna, che definiscono i gruppi eleggibili, i vaccini da utilizzare, i calendari di vaccinazione e le procedure tecniche associate alla vaccinazione, la DGS indica che la vaccinazione antinfluenzale con una dose di richiamo "si svolgerà nei centri sanitari, consentendo di snellire tutta la logistica".
Nelle unità sanitarie del Ssn la vaccinazione è raccomandata e gratuita per le persone di età pari o superiore a 60 anni, per gli operatori e gli utenti/residenti di case di cura, istituti assimilabili e RNCCI e per le persone con patologie ad alto rischio.
La vaccinazione nelle unità del Ssn è raccomandata anche per le donne in gravidanza e per gli operatori dei servizi sanitari (pubblici e privati) e di altri servizi sanitari, per gli studenti in tirocinio, per i vigili del fuoco impegnati nel trasporto di pazienti, per gli assistenti di persone non autosufficienti e per gli operatori della distribuzione farmaceutica, per le persone senza fissa dimora e per gli istituti penitenziari.
Nelle farmacie comunali, la vaccinazione è raccomandata per gli utenti di età compresa tra 60 e 84 anni e per gli operatori sanitari delle farmacie.
Il Governo spenderà 7,6 milioni di euro per la vaccinazione contro la Covid-19 e l'influenza nelle farmacie e vuole che entro la fine di novembre si vaccini un numero maggiore di persone rispetto al 2023.
Secondo un'ordinanza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, le farmacie riceveranno tre euro per ogni vaccino somministrato.
L'ordinanza prevede l'assegnazione di un importo complementare di 0,11 euro, destinato a compensare i costi inerenti alla gestione dei rifiuti, a condizione che sia garantito un tasso massimo di dosi di vaccino inutilizzabili (1,5%), corrispondente a quello garantito anche nel contesto degli enti del Ssn.