Le aree più colpite si trovano nelle sottoregioni di Alto Tâmega, Ave, Região de Aveiro, Tâmega e Sousa e Viseu Dão Lafões, per un totale di 116.211 ettari di superficie bruciata, il 93% della superficie bruciata sull'intero territorio nazionale.
Secondo il sistema europeo di osservazione della Terra Copernicus, che utilizza immagini satellitari con risoluzione spaziale di 20 metri e 250 metri, la superficie totale bruciata da domenica ammonta a 124.493 ettari.
Rispetto al giorno precedente, i dati mostrano l'aumento giornaliero più basso degli ultimi tre giorni, con la registrazione di 3.151 ettari di terreno in più.
Da martedì, circa 62 mila ettari sono bruciati nel Portogallo continentale.
La sottoregione di Viseu Dão Lafões è attualmente l'area più colpita dagli incendi dell'ultima settimana, con 50.151 ettari di terreno bruciati.
Nella regione di Aveiro, 24.481 ettari sono bruciati da domenica, principalmente nelle aree tra Oliveira de Azeméis, Albergaria-a-Velha e Águeda.
Nella sottoregione di Tâmega e Sousa, che comprende le aree tra Felgueiras e Marco de Canaveses, il sistema Copernicus ha registrato 22.445 ettari di area bruciata, seguita dalla sottoregione di Ave, con 9.943 ettari di area bruciata, e da Alto Tâmega, dove sono già bruciati 9.191 ettari.
Secondo il sistema Copernicus, la superficie bruciata quest'anno nel Portogallo continentale ammonta a 145.763 ettari, consumati da 169 incendi significativi (con 30 ettari o più di superficie bruciata).
Sette persone sono morte e 161 sono rimaste ferite a causa degli incendi che imperversano da domenica, principalmente nelle regioni del Nord e del Centro del Paese, nei distretti di Aveiro, Porto, Vila Real, Braga, Viseu e Coimbra, e che hanno distrutto decine di case.
L'Autorità nazionale di emergenza e protezione civile(ANEPC) ha registrato cinque morti, esclusi due civili deceduti per un malore improvviso.
Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in tutti i comuni colpiti dagli incendi negli ultimi giorni e venerdì è giornata di lutto nazionale.