Il governatore della BdP ha sottolineato che, negli ultimi anni, ci sono stati segnali di declino della quota di mercato del settore turistico in Portogallo, che è stato pesantemente colpito dalla pandemia di Covid-19 e che, nonostante la ripresa, non è tornato al tasso di crescita registrato prima della pandemia.
Mário Centeno ha inoltre evidenziato l'evoluzione della retribuzione media del settore, che si sta avvicinando sempre più al salario minimo nazionale.
Il leader del BdP ha sottolineato che, nel 2015, il salario minimo nazionale rappresentava il 72% degli stipendi pagati nel settore turistico e oggi rappresenta l'80%.
Per quanto riguarda l'occupazione, il governatore del BdP ha sottolineato la crescita del 65% del settore tra il 2020 e il 2024.
"Ovviamente, se guardiamo al settore del turismo, notiamo un dinamismo davvero notevole", ha sottolineato.
Il capo della banca centrale ha comunque invitato alla cautela, affermando che la parte più difficile della lotta all'inflazione è stata superata con successo da tutti, ma con una perdita molto significativa di salari reali in Europa che deve essere recuperata nel prossimo futuro, mantenendo un ciclo economico stabile.
Mário Centeno ritiene che il rallentamento dell'inflazione senza recessione abbia una sola ragione d'essere in Europa: "la straordinaria performance del mercato del lavoro".
A questo proposito, il governatore ritiene che "la migrazione fa ormai parte della nostra vita quotidiana e non possiamo mai dissociare il successo economico di cui beneficia oggi l'Europa da questi fenomeni migratori".