Questo protocollo di collaborazione tra l'FPF e il CCEA, l'ente responsabile del Piano d'Azione per l'Invecchiamento Sano e Attivo (PAEAS), si concentra sulla promozione del "calcio camminato" e mira a contribuire a uno stile di vita sano.

In seguito a questa intesa, questa variante del calcio per gli over 50 sarà integrata tra le attività del PAEAS, il cui obiettivo è "massimizzare la longevità e la qualità della vita dei cittadini portoghesi".

Il presidente del FPF, Fernando Gomes, ritiene che "l'integrazione del 'walking football' nel Piano d'azione per l'invecchiamento attivo e in buona salute rappresenti un passo importante nella missione di incoraggiare la pratica sportiva a tutte le età".

"Questo formato di calcio, adattato ai cittadini di età superiore ai 50 anni, non solo promuove l'attività fisica, ma anche l'interazione sociale, l'inclusione e il benessere emotivo, contribuendo in modo significativo a migliorare la qualità della vita della nostra popolazione anziana", afferma.

Sempre secondo Fernando Gomes, il "walking football" è un chiaro esempio di come le pratiche sportive possano essere adattate per includere tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro età o condizione fisica.

Il "walking football" è stato promosso e incentivato in Portogallo dalla FPF, in stretta collaborazione con le associazioni calcistiche distrettuali e regionali, e attualmente conta quasi 1.500 atleti federati.

L'età media dei giocatori è di 67 anni e c'è un record di un atleta di 93 anni, presso l'Associazione calcistica di Viseu. Inoltre, il 45% dei giocatori in Portogallo sono donne.

Il walking football è una variante senza corsa, salti, sgambetti, scivolate o placcaggi, che mira a incoraggiare le persone di età superiore ai 50 anni a partecipare a questo sport, promuovendo l'integrazione e la socializzazione a favore di una vita più attiva.