Una riforma legislativa recentemente approvata dal Parlamento nazionale ha reso disponibile il sussidio per la mobilità sociale a tutti gli immigrati che hanno vissuto nelle Azzorre per più di sei mesi, al fine di garantire che "tutti i residenti" nell'arcipelago abbiano diritto al sostegno, indipendentemente dalla nazionalità. I beneficiari del sussidio pagano una tariffa scontata per i viaggi aerei tra le Azzorre e il continente, e tra le Azzorre e Madeira.

Questa sovvenzione, in vigore con il bilancio dello Stato del 2025, estende il sostegno a tutti gli immigrati che soddisfano il requisito di residenza. In precedenza, la legge limitava l'ammissibilità ai cittadini portoghesi, ai cittadini dell'UE, agli Stati membri di Schengen e ai Paesi con accordi di cooperazione come il Brasile, escludendo circa 2.500 immigrati. Secondo la deputata Inês Sousa Real (PAN), questa esclusione ha lasciato oltre il 60% degli immigrati senza accesso al beneficio.

Nonostante le precedenti limitazioni della legge, il PS ha sottolineato che l'esclusione non è stata applicata dall'introduzione del sussidio nel 2015. Tuttavia, recenti rapporti del Diário de Notícias e della RTP hanno indicato che a diversi immigrati è stato negato l'accesso a causa dell'interpretazione restrittiva della CTT sull'ammissibilità, che includeva solo cittadini e cittadine di alcuni Paesi.

"La legge è stata redatta male. Nel corso di nove anni, non è mai stata applicata, perché è completamente ingiusta", ha dichiarato il deputato Fabian Figueiredo (BE). Il deputato PSD Paulo Moniz ha riconosciuto la precedente ingiustizia, affermando: "Questi 2.500 immigrati che vivono nelle Azzorre sono perfettamente integrati e in linea con la legge. È giusto che accedano naturalmente a questo sussidio di mobilità".

Per IL, il deputato Albino Ramos ha sottolineato l'importanza di garantire la non discriminazione, osservando: "Votare contro la proposta equivarrebbe a dire che esistono residenti di prima e seconda classe". Pur sostenendo l'emendamento, il PCP e il CDS-PP hanno evidenziato un altro problema all'interno della legge, che esclude alcuni studenti dall'accesso al sussidio a causa della loro età.

Il presidente dell'Assemblea José Pedro Aguiar-Branco ha esortato i deputati a rispettare l'ordine del giorno dopo che le deviazioni hanno caratterizzato il dibattito. "Questo non ha nulla a che fare con la libertà di espressione, ma con le regole dell'ordine del giorno", ha detto, rispondendo alle critiche di Chega.

Nel frattempo, il governo prevede di ridurre la tariffa aerea massima prevista dal sussidio a 119 euro, rispetto agli attuali 134 euro per viaggi di andata e ritorno. Tuttavia, i viaggiatori devono prima pagare il prezzo di vendita in anticipo e attendere il rimborso. Inoltre, nel 2024 è stato introdotto un tetto massimo di 600 euro per i costi dei biglietti rimborsabili, suscitando polemiche a livello regionale.

Quest'anno è prevista anche una piattaforma online per semplificare l'elaborazione dei rimborsi, con l'obiettivo di semplificare l'accesso al sussidio per i residenti delle regioni autonome.