"C'è un grande potenziale in termini di connettività con i turisti. Per far sì che, non appena arrivano a destinazione, possiamo accompagnarli, sapere dove si trovano, quali sono le loro preferenze e comunicare un'offerta turistica personalizzata per fornire esperienze in base al loro profilo", ha dichiarato Rui Gidro, 'partner' di Deloitte, la società responsabile dello studio commissionato dalla Regione turistica dell'Algarve, nell'ambito del progetto "Algarve Smart Region".
Il concetto di "destinazione intelligente", nato inizialmente con la gestione intelligente delle città ["smart cities"], "cerca di capitalizzare o sfruttare la tecnologia esistente in altri settori per gestire meglio la regione e migliorare l'esperienza turistica", ha spiegato.
"Se stiamo creando una città intelligente per i cittadini, possiamo anche creare una destinazione intelligente per i turisti", ha affermato Rui Gidro.
Le conclusioni dello studio si basano sui pilastri di una destinazione intelligente (sostenibilità, accessibilità, trasformazione digitale e cultura, patrimonio, creatività e innovazione), indicando 18 leve e suggerendo un totale di 39 iniziative.
Il consulente ha inoltre difeso "una maggiore formazione delle competenze digitali dei team di lavoro, in modo che possano seguire lo sviluppo tecnologico che verrà portato avanti", che permetterebbe di mitigare la carenza di risorse umane nel turismo.
"C'è una difficoltà e una scarsità di risorse per il settore turistico e, se riusciamo a digitalizzare alcune funzioni, permettendo una maggiore produttività, questo potrebbe mitigare questa difficoltà", ha sottolineato il partner di Deloitte.
L'obiettivo è "scegliere tre o quattro progetti principali e portarli a termine".