Ma ora la società svedese CorPower Ocean Portugal ha installato con successo il proprio sistema HiWave-5, e funziona.
Secondo le stime, l'energia delle onde potrebbe rappresentare il 30% del prodotto interno lordo del Paese entro il 2050. L'energia del moto ondoso ha anche il potenziale per diventare una delle forme di generazione elettrica a più basso costo, con costi che oggi sono circa la metà di quelli dell'energia eolica e un quarto di quella solare.
Come sfruttare la potenza dell'Atlantico
Sfruttare la potenza delle onde è notoriamente difficile. L'approccio svedese è diverso. Il progetto WEC di CorPower - che cattura l'energia dall'innalzamento e dall'abbassamento delle onde utilizzando una boa legata al fondale marino con un sistema di ormeggio in tensione - è progettato per essere costruito in cluster da 10 MW, con 30 unità che si collegano a un hub di raccolta attraverso il quale l'energia viene esportata a terra tramite cavi da 33/66kV, come quelli utilizzati nei parchi eolici offshore.
Dal 2008 diverse aziende hanno tentato di installare una serie di soluzioni nel nord del Portogallo, ma non è stata generata energia e le apparecchiature sono state recuperate e inviate in altri luoghi o demolite. L'Atlantico è molto potente, soprattutto nel nord del Portogallo, come vi dirà qualsiasi surfista esperto.
Onde o marea?
È importante capire che esistono due modi diversi per cercare di catturare la potenza del mare: la potenza delle onde e la potenza delle maree. La potenza delle onde, come termine descrittivo, è diversa dalla potenza delle maree, che cerca di catturare principalmente l'energia della corrente causata dall'attrazione gravitazionale del Sole e della Luna. Tuttavia, l'energia del moto ondoso e l'energia delle maree non sono fondamentalmente distinte e presentano notevoli differenze a livello di tecnologia e di implementazione. Altre forze possono creare correnti, come le onde che si infrangono, il vento, l'effetto Coriolis, i cavi e le differenze di temperatura e salinità.
Molti progetti falliti
Il parco onde di Aguçadoura, inaugurato nel 2008, era un parco onde situato a 5 km al largo di Póvoa de Varzim, a nord di Porto, in Portogallo. Il parco è stato progettato per utilizzare tre Wave Energy Converter Pelamis per convertire il moto delle onde della superficie oceanica in energia elettrica, per un totale di 2,25 MW di capacità installata. Il parco è stato inaugurato ufficialmente il 23 settembre 2008 dal Ministro dell'Economia portoghese. La centrale a onde è stata chiusa due mesi dopo l'inaugurazione ufficiale, nel novembre 2008.
Sono seguiti altri progetti: non è un compito semplice affrontare l'Atlantico, ma fino a quando CorPower non ha proposto la sua soluzione unica per sfruttare la potenza dell'Atlantico utilizzando l'energia delle maree anziché quella delle onde, non è stata generata alcuna elettricità.
Collegato alla rete nazionale
Dopo essersi collegato a un'ancora UMACK preinstallata sul fondale marino, il dispositivo è stato collegato alla rete nazionale portoghese attraverso un cavo di esportazione sottomarino. Il sistema sarà ora sottoposto a un programma di messa in servizio, con la verifica graduale delle funzioni e delle modalità operative. Verranno inoltre testati i metodi di gestione e manutenzione (O&M) per l'accesso al servizio offshore, il recupero del dispositivo e il rimorchio alla base di servizio a terra a Viana do Castelo. Foto: Gli ingegneri posano il cavo per collegare il sistema CorPower alla rete nazionale.
La forma più economica di generazione di elettricità
Si sostiene che questo metodo di generazione di elettricità alternativa ed ecologica sia la soluzione più economica. È più economico dell'energia eolica e dei pannelli solari. Sembra una soluzione vantaggiosa per tutti.
Resident in Portugal for 50 years, publishing and writing about Portugal since 1977. Privileged to have seen, firsthand, Portugal progress from a dictatorship (1974) into a stable democracy.