In un rapporto pubblicato sulla situazione nel 2023, nei Paesi che compongono il Consiglio d'Europa, il GRETA si è detto preoccupato per le "difficoltà di accesso all'assistenza legale per i migranti privi di documenti a causa dei lunghi periodi di attesa per ottenere la residenza".

Secondo Helga Gayer, presidente del Greta, "l'accesso all'assistenza legale e all'assistenza legale gratuita è essenziale per facilitare e garantire l'accesso alla giustizia", ma questa risorsa "non è disponibile per alcune vittime della tratta di esseri umani, né per tutti i processi pertinenti".

In Portogallo, secondo il rapporto, "la procedura per essere dichiarati idonei all'assistenza legale da parte dell'Istituto di sicurezza sociale può richiedere diversi mesi" e l'accesso è vietato alle "vittime straniere della tratta di esseri umani" se "non hanno una residenza e un numero di sicurezza sociale".

Nel caso portoghese, le vittime "hanno il diritto di accedere gratuitamente al Sistema Sanitario Nazionale e di ottenere supporto psicologico", ma c'è ancora molto da fare a livello giudiziario, il principale obiettivo del rapporto GRETA, riferito al 2023.

Nonostante ciò, "il numero di procedimenti penali e di condanne per traffico di esseri umani è aumentato" e i giudici sono "obbligati ad aggiornare le loro qualifiche attraverso una formazione continua" che include "un corso di formazione" specifico sul tema, evidenzia il rapporto.

Inoltre, in Portogallo, afferma GRETA, è stato pubblicato lo "statuto delle vittime particolarmente vulnerabili", che include le vittime di tratta, con informazioni "molto complete", che indicano non solo quali diritti sono garantiti, ma anche come accedervi nella pratica, compresi i diritti all'assistenza legale, al risarcimento, alle misure di protezione, alla traduzione o all'interpretazione".

In Portogallo, "le vittime della tratta di esseri umani sono considerate vittime particolarmente vulnerabili nei procedimenti penali" e "hanno il diritto di fornire dichiarazioni a futura memoria", anche nella fase preprocessuale, che possono essere utilizzate nel processo.

Tuttavia, nell'introduzione al rapporto, il presidente di GRETA ha sottolineato che in tutti i Paesi c'è "una mancanza di avvocati formati e specializzati per rappresentare le vittime di tratta".