In un comunicato, i due enti hanno aperto una richiesta per "la fornitura di servizi per l'istruttoria di pratiche pendenti di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno", che "sono in corso di lavorazione presso la Struttura di Missione dell'AIMA (Agenzia per l'Integrazione, la Migrazione e l'Asilo)".

Questi servizi, erogati a distanza, saranno forniti da avvocati, praticanti avvocati o procuratori legali, che "faranno parte di borse di studio ed équipe da formare in base alla tipologia dei casi" assegnati.

Nel comunicato, le due associazioni sottolineano "l'onore e il privilegio di poter contribuire alla risoluzione di un problema così grave, che attualmente interessa migliaia di persone nel nostro Paese, difendendo i diritti, le libertà e le garanzie" di cittadini e imprese.

Nel regolamento, l'AIMA tutela il rischio di incompatibilità sollevato da alcuni sindacati, imponendo regole severe ai candidati.

Ai prestatori di servizi viene "impedito di avere interessi o legami con i casi trattati o con i rispettivi candidati" direttamente o indirettamente, attraverso studi legali e colleghi con cui condividono un ufficio o con cui "possono avere rapporti personali, familiari o professionali".

Inoltre, ai fornitori di servizi "è vietato fornire ai richiedenti qualsiasi servizio in prima persona, attraverso lo studio legale di appartenenza, i colleghi dell'ufficio o altri soggetti con cui possono avere rapporti personali, familiari o professionali, nei 12 mesi successivi alla prestazione del servizio".

I requisiti per l'iscrizione saranno verificati dai rispettivi Ordini e prevedono "la frequenza di un corso di formazione preventiva, che sarà erogato dalla Struttura di Missione per il Recupero delle Cause Pendenti dell'AIMA".

Il 5 marzo sono state firmate le convenzioni tra l'AIMA e i due Ordini, ma il protocollo è in via di definizione.

Il periodo di presentazione delle domande è iniziato alle 18.00 di lunedì e termina il 30 settembre.

Alla fine del 2023, le autorità portoghesi hanno stimato che ci saranno 400.000 immigrati con casi pendenti. A luglio, il governo ha modificato la legge sugli stranieri, imponendo nuove restrizioni, tra cui la fine delle manifestazioni di interesse, una risorsa che permetteva a un cittadino straniero, con un visto turistico, di iniziare il processo di regolarizzazione in Portogallo.