Questa legge, inizialmente proposta dall'Iniziativa Liberale (IL), era stata approvata dal Parlamento con un voto finale globale nel maggio 2023 e dovrebbe entrare in vigore il 1° luglio 2024. Tuttavia, ad oggi, la normativa rimane inattuata, il che ha portato IL a inviare un'interrogazione al Ministro delle Finanze, a settembre, chiedendo quando "il Governo prevede che sarà possibile applicare la legge".

Ora, in risposta all'IL, l'ufficio del Ministro di Stato e delle Finanze, Joaquim Miranda Sarmento, afferma che, quando il Governo si è insediato, "non esisteva ancora alcun contratto di servizio per gli sviluppi informatici necessari all'operatività" della legge in questione.

"Questo contratto è stato stipulato all'inizio di luglio 2024. La scadenza prevista per il completamento di questi progetti, molto complessi, è il 31 dicembre 2024, e la prima fase riguarda l'applicazione delle nuove regole di calcolo delle multe e la sospensione dei processi in corso, al fine di evitare l'emissione di notifiche con importi di multe già validi", si legge nella risposta.

L'ufficio del Ministro delle Finanze assicura inoltre che "tutti i procedimenti di illecito amministrativo e di esecuzione fiscale in corso o pendenti alla data del 1° luglio 2024, saranno coperti dall'applicazione delle norme più favorevoli".

"In questo modo, le multe saranno ricalcolate in tutti i casi pendenti al 1° luglio". Infine, va notato che i pagamenti effettuati dopo tale data saranno rimborsati, automaticamente, per l'importo che eccede la somma dovuta alla luce dei valori ricalcolati", si sottolinea inoltre.

La legge in questione, approvata dal Parlamento nel maggio 2023 e promulgata dal Presidente della Repubblica nel luglio dello stesso anno, riduce la multa per il mancato pagamento dei pedaggi a un importo minimo "corrispondente a cinque volte il valore del rispettivo pedaggio", "ma mai inferiore a 25 euro" e "con un valore massimo corrispondente al doppio del valore minimo della multa" (cioè 50 euro).

Allo stesso tempo, stabilisce che, se le infrazioni sono commesse dallo stesso agente, nello stesso mese, con lo stesso veicolo e sulla stessa infrastruttura stradale, il "valore massimo della multa è quello corrispondente a quello di una singola infrazione", essendo il valore minimo citato "corrispondente al totale dei pedaggi, e non possono essere addebitati costi di valore superiore a quelli corrispondenti a una singola infrazione".

È prevista una norma transitoria che stabilisce che per i procedimenti per illecito amministrativo e per i procedimenti esecutivi pendenti alla data di entrata in vigore "si applicherà il regime che, ai sensi della legge generale, appare più favorevole all'imputato o all'esecutato".