Secondo uno studio dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA), gli eventi meteorologici estremi, che dovrebbero aumentare nei prossimi anni a causa del cambiamento climatico, sono costati 142.000 vite e quasi 510 miliardi di euro in Europa negli ultimi 40 anni.
Questi eventi estremi includono eventi meteorologici, come le tempeste, idrologici, come le inondazioni, o climatologici, come le ondate di calore, le ondate di freddo e la siccità, e anche in Portogallo hanno un impatto significativo.
In una lista di 32 paesi europei analizzati, il Portogallo è al 5° posto in termini di morti premature con 9.267 perdite umane in quel periodo.
D'altra parte, gli eventi climatici estremi degli ultimi quattro decenni sono costati al paese 13,461 miliardi di euro, collocando il Portogallo al 7° posto in termini di perdite economiche, con 478 milioni di euro solo di perdite coperte da assicurazione (in questo indicatore, il paese occupa il 16° posto).
L'associazione ambientalista Zero, che evidenzia questi dati in un comunicato, ha espresso preoccupazione per le conclusioni, avvertendo degli alti costi del cambiamento climatico.
"Questi dati dimostrano che il Portogallo è uno dei paesi più colpiti dai danni associati a eventi meteorologici estremi associati al cambiamento climatico o anche al cambiamento climatico già in corso", sottolinea l'associazione.
Il rapporto dell'AEA mostra anche che tra il 1980 e il 2020, il cambiamento climatico ha rappresentato in media costi da 25 a 37,50 euro per persona all'anno e che il Portogallo è uno dei paesi in cui l'impatto economico sul PIL è più pronunciato, rappresentando da 1,5 a 2,5 per cento tra il 2005 e il 2014.
Con perdite tra 100 mila e 200 mila euro per chilometro quadrato, è anche tra i paesi con i valori più alti in questo indicatore e, d'altra parte, con una minore copertura dei danni da parte delle assicurazioni per eventi meteorologici estremi (meno del 5 per cento del valore del danno).
Alla luce di questi dati, Zero considera essenziale garantire il finanziamento per l'attuazione delle misure di adattamento al cambiamento climatico e chiedere l'adesione all'assicurazione che copre gli eventi meteorologici estremi.
Propone inoltre di accelerare la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, promuovere l'adesione dei comuni al Patto dei sindaci e agli obiettivi di mitigazione del clima, adattamento e povertà energetica per il 2050, e sviluppare piani regionali di adattamento fino al 2024, con impegni per ridurre le emissioni di gas serra.
A livello globale, il rapporto dell'AEA, che si basa sui dati dell'organizzazione CATDAT, sottolinea che pochi eventi molto gravi concentrano gran parte dei danni: Il 3% dei disastri identificati rappresenta circa il 60% del costo finanziario tra il 1980-2020.
Eventi climatici come ondate di calore, ma anche ondate di freddo, siccità o incendi boschivi sono responsabili del 93% delle morti totali e del 22% delle perdite finanziarie. Le perdite umane sono molto più basse nelle inondazioni, ma questi disastri hanno causato la maggior parte dei danni, il 44% del totale, davanti alle tempeste (34%).
L'agenzia raccomanda misure prese a livello individuale e statale per evitare i rischi associati agli eventi estremi e limitare i dati.