In una risposta inviata a Lusa, una fonte ufficiale del Ministero dell'Ambiente e dell'Azione per il Clima (MAAC) ha dichiarato che "questo mese sarà pubblicata una nuova ordinanza che dettaglierà il cambiamento".
Secondo l'ordinanza 294/2018, l'immatricolazione di nuovi taxi è limitata ai veicoli con un massimo di 10 anni, una condizione obbligatoria per tutti i veicoli a partire dal 1° gennaio 2024, con il regime transitorio per tutti i taxi che potranno adeguarsi al limite di età che "sarà in vigore fino al 31 dicembre 2023".
"Date le difficoltà economiche derivanti dalla pandemia [Covid-19], dalla crisi energetica globale e dagli effetti della guerra in Ucraina, che, da un lato, hanno lasciato il settore dei taxi con scarsa capacità di effettuare gli investimenti necessari per il rinnovo della flotta e, dall'altro, hanno creato perturbazioni nelle catene di approvvigionamento, generando problemi di risposta dell'industria nella fornitura di beni, le associazioni che rappresentano il settore dei taxi sono venute a richiamare l'attenzione sulle difficoltà che stavano incontrando nel rinnovare le flotte", indica il Ministero.
In questo modo, "sensibili alle argomentazioni presentate dal settore, e per garantire che non vi siano interruzioni nel servizio pubblico di taxi, si procederà, con assoluta eccezionalità, a prorogare, per altri due anni, fino al dicembre 2025, il periodo transitorio per il rispetto del limite di età precedentemente stabilito", si aggiunge nella nota.
Il 1° novembre è entrato in vigore il nuovo regime giuridico per il trasporto di passeggeri in taxi, applicabile a tutto il territorio nazionale, che ne ribadisce la funzione di servizio pubblico e reintroduce il concetto aggiornato di idoneità, come uno dei requisiti essenziali per lo svolgimento dell'attività.