Il cambiamento deriva da un decreto legge approvato lo scorso dicembre, che modifica i servizi responsabili del rilascio del certificato di inabilità temporanea al lavoro (CIT).

Secondo il decreto, i servizi considerati competenti per il rilascio del certificato di malattia sono "gli enti che forniscono assistenza sanitaria pubblica, privata e sociale, in particolare l'assistenza sanitaria di base, i servizi di prevenzione e trattamento delle tossicodipendenze e l'assistenza sanitaria ospedaliera, compresi i pronto soccorso".

Finora i pazienti dovevano recarsi dal proprio medico di famiglia per farsi rilasciare un certificato di incapacità temporanea.

Con l'ampliamento dei servizi competenti per il congedo di malattia, non è più necessario che un utente che ha sofferto di una malattia acuta urgente, e che è stato visitato in un servizio di emergenza, debba recarsi all'assistenza sanitaria di base solo per richiedere il relativo CIT.

Tuttavia, secondo il Ssn, per evitare che utenti non urgenti si rechino al pronto soccorso solo per ottenere il CIT o cure non urgenti, la misura non si applica alle persone che sono state classificate, secondo il triage di Manchester, con il braccialetto blu o verde.

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