"Stiamo entrando nel mese di ottobre con una grande accelerazione in relazione ai processi di ricongiungimento familiare", ha dichiarato Pedro Portugal Gaspar, in un'intervista a Lusa.

Questo tipo di processo non è stato trasferito alla struttura di missione che sta risolvendo i processi pendenti ed è "un'area in cui andremo avanti", con priorità rispetto ai processi relativi ai cambi di residenza per gli investimenti.

L'obiettivo è partire "con una capacità di risposta efficace" dei servizi, ampliando la disponibilità di appuntamenti a una "fascia di età molto alta di minori", vicina ai 18 anni.

Gli immigrati con figli minori potranno registrarsi sul portale e richiedere un appuntamento per il ricongiungimento familiare, potendo così portare con sé i propri familiari, il che comporterà "qualche incertezza sul numero di persone" da regolarizzare.

Sarà "un'azione da sviluppare con grande enfasi e impegno da parte dell'AIMA", ha aggiunto.

Il ricongiungimento familiare è richiesto dalle associazioni di immigrati ed è considerato uno dei fattori più importanti per l'integrazione delle comunità.

La presenza dei figli a scuola e dei coniugi fornisce una situazione di normalità quotidiana a coloro che si trovano in Portogallo, affermano diversi esperti.