"L'Ufficio del Mediatore esprime preoccupazione per la mancanza di protezione delle persone migranti con titoli scaduti e chiede di rafforzare la diffusione di informazioni a questo proposito tra i servizi della Pubblica Amministrazione e i cittadini stranieri in Portogallo", si legge in un comunicato dell'Ufficio del Mediatore.

Secondo le informazioni, i problemi riguardano i migranti originari di paesi non appartenenti all'Unione Europea e i richiedenti protezione internazionale, che attualmente sono in possesso di documenti di permanenza o di residenza scaduti, ma che un decreto del 2020 sostiene essere "interamente validi a tutti gli effetti legali" fino al 30 giugno 2025.

"Anche dopo questa data, i documenti saranno considerati validi se i loro titolari presenteranno una prova di programmazione per il rinnovo", spiega il Mediatore.

L'Ufficio del Mediatore sottolinea la necessità che i servizi pubblici "siano adeguatamente informati e applichino correttamente" la legge per garantire il regolare soggiorno dei cittadini stranieri sul territorio nazionale.

"Le denunce e le informazioni pervenute all'Ufficio del Mediatore suggeriscono, tuttavia, l'esistenza nei servizi pubblici di casi di rifiuto dell'analisi di richieste basate sulla scadenza di documenti scaduti, nonostante la legge ne consenta l'uso. Oltre a generare difficoltà ingiustificate per le persone coperte dalla proroga legale, le falle riscontrate nella catena informativa si traducono, in pratica, in un'inaccettabile differenziazione di trattamento, a seconda della maggiore o minore conoscenza della legge al momento del servizio", critica l'Ombudsman.

Il documento aggiunge anche che "i dubbi creati portano inutilmente a un'affluenza eccessiva di cittadini stranieri presso i punti vendita dell'AIMA [Agência para a Integração, Migrações e Asilo] per richiedere informazioni sull'estensione legale, cosa che può essere evitata e che provoca un'entropia in un servizio già sottoposto a forti pressioni".

Il Mediatore ribadisce "l'urgente necessità di migliorare la diffusione delle informazioni sull'estensione della validità dei documenti dei cittadini stranieri in Portogallo", garantendo che "i migranti possano esercitare i loro diritti senza ostacoli".

A tal fine, suggerisce che la direzione dei servizi "emani linee guida per garantire un'adeguata diffusione delle informazioni tra i servizi e i loro operatori, in particolare attraverso l'esposizione di materiali messi a disposizione dall'AIMA nei luoghi in cui i cittadini vengono serviti".