L'associazione per la tutela dei consumatori ha rilasciato una dichiarazione in cui mette in guardia dalla comunicazione promozionale sullo screening dell'udito condivisa da Portal Saúde dopo aver ricevuto un centinaio di richieste di supporto.
I denuncianti sono persone che hanno effettuato il test e ora vogliono annullare l'acquisto dell'apparecchio acustico, a un prezzo elevato e a rate, senza che molti degli acquirenti, secondo quanto riferito alla Deco, si siano resi conto di aver firmato, oltre a un contratto di vendita, un contratto a credito.
La Deco ha indicato che la pubblicità, già denunciata dall'associazione all'Autorità di regolamentazione sanitaria, si rivolge alle persone più anziane e più vulnerabili, con una minore alfabetizzazione digitale e che vengono ingannate, e molte si rendono conto solo in un secondo momento che il test è fatto da Amplifon Portugal, che vende i dispositivi, ma si spaccia per un'entità ufficiale utilizzando il nome Portal Saúde.
La maggior parte dei reclami ricevuti proviene da persone che non hanno bisogno di usare un apparecchio acustico, ma solo di sottoporsi a uno screening gratuito, ha sottolineato l'associazione, spiegando che solo dopo ore di test dell'udito si trovano di fronte alla vendita dell'apparecchio e molti si sentono costretti a dire che non lo vogliono, motivo per cui si tratta di una vendita aggressiva.
Con il titolo "Se hai più di 60 anni, ora puoi programmare un test dell'udito gratuito online", la pubblicità annuncia una campagna che copre l'intero territorio nazionale, con più di 100 centri certificati disponibili per le persone di età superiore ai 60 anni.
Deco ritiene che il modo in cui viene presentata la pubblicità sia fuorviante, in quanto può indurre i consumatori in errore circa il vero soggetto che promuove il test e, quindi, influenzare indebitamente qualsiasi decisione.
D'altra parte, le informazioni contenute nella pubblicità sui potenziali rischi di sviluppare malattie dovute alla perdita dell'udito, che secondo l'associazione potrebbero generare allarme tra i consumatori più vulnerabili, possono portare a decisioni meno consapevoli.