"La cosiddetta 'abolizione' significa solo il trasferimento dei costi di costruzione e manutenzione delle sezioni in questione, dagli utenti ai contribuenti", afferma l'APC in un comunicato.

L'associazione presieduta da Paulo Carmona non commenta il quadro politico del voto sulla misura, ma si rammarica che partiti e commentatori usino il termine abolizione come "se con questo voto noi, tutti noi contribuenti, smettessimo di pagarle".

Giovedì scorso, il Parlamento ha approvato in linea generale la proposta di legge del PS per l'eliminazione dei pedaggi sull'ex-SCUT con i voti favorevoli di socialisti, Chega, BE, PCP, Livre e PAN, l'astensione di IL e il voto contrario di PSD e CDS-PP.

La proposta del PS - l'unica approvata - mira a porre fine ai pedaggi sulla A4 - Transmontana e Túnel do Marão, sulla A13 e A13-1 - Pinhal Interior, sulla A22 - Algarve, sulla A23 - Beira Interior, sulla A24 - Interior Norte, sulla A25 - Beiras Litoral e Alta e sulla A28 - Minho nei tratti tra Esposende e Antas e tra Neiva e Darque.

Secondo i socialisti, la misura ha un impatto sul bilancio di 157 milioni di euro.

L'APC critica il fatto che i partiti diano per scontata la popolarità della misura tra gli utenti, senza menzionare l'onere che è stato scaricato su coloro che non utilizzano queste strade, compresi coloro che non hanno un'auto, ed è persino strano che partiti che si sono sempre posizionati "contro l'uso dell'auto", abbiano ora votato a favore di questa misura "che ne incoraggia l'uso".

"Distorsione della realtà"

"Questo continuo modo di riferirsi alla fine dei pedaggi, come se la misura fosse positiva per i portoghesi, distorce la realtà, aumenta l'analfabetismo fiscale e impedisce il dibattito che ci dispiace non esista sul fatto che il costo - dell'uso della strada o di altri servizi - debba essere sostenuto interamente attraverso le tasse, o anche dall'utente-pagatore", evidenzia l'associazione civica.

L'APC si rammarica inoltre che il Governo critichi il voto sul progetto per l'impatto che potrebbe avere sulla riscossione delle entrate dei "suoi conti", dimenticando che "i veri perdenti" sono i contribuenti.

In questo contesto, chiede che venga rafforzato il messaggio che non si tratta di una "abolizione dei pedaggi", ma piuttosto di "un trasferimento dei costi di costruzione e manutenzione dei tratti autostradali in questione".

L'APC si considera un'associazione apartitica che mira a riequilibrare il rapporto tra Stato e contribuenti, contribuendo a far sì che "le tasse siano trasparenti, chiare e facilmente comprensibili nella loro finalità di bene comune".


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