Nella relazione sul Portogallo, nell'ambito della valutazione effettuata nel quadro del semestre europeo, la Commissione europea richiama l'attenzione sul peso crescente del numero di dipendenti pubblici negli ultimi anni, "che ha portato a un aumento permanente della spesa pubblica".
Di conseguenza, "la spesa del Portogallo per gli stipendi della pubblica amministrazione ha superato di 1,3 punti percentuali la media dell'Unione europea nel 2021 (11,8% del PIL in Portogallo, a fronte del 10,5% nell'Unione)".
Bruxelles osserva che il numero di dipendenti pubblici in Portogallo "ha raggiunto il massimo nel quarto trimestre del 2021", e i dati più recenti della Direzione generale per la pubblica amministrazione e l'occupazione (DGAEP) mostrano che questo numero ha continuato ad aumentare all'inizio di quest'anno.
Secondo le statistiche della DGAEP, al 31 marzo 2022 il numero di persone impiegate nel settore della pubblica amministrazione ammontava a 741.288, 15.800 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La Commissione europea chiede una "razionalizzazione della spesa e del numero di lavoratori statali", mantenendo un'efficiente fornitura di servizi pubblici.
Inoltre, Bruxelles avverte della "grande sfida" dell'invecchiamento dei lavoratori statali, ricordando che il Portogallo "ha una delle più alte percentuali di insegnanti over 50 nell'Unione Europea".
Per Bruxelles, l'invecchiamento della popolazione in generale porterà a una maggiore richiesta di professionisti della salute, mentre la riduzione del numero di bambini in età scolare dovrebbe "tradursi in una minore richiesta di servizi educativi".