"Immaginiamo che Porto abbia la capacità di avere 2.000 TVDE [Transport in Unmarked Vehicles] che operano sul suo territorio (servizi di taxi gestiti da aziende come Uber). Possiamo anche dividere Porto in settori. Nel momento in cui ci saranno più auto di questo numero, la piattaforma smetterà di funzionare per gli altri", ha spiegato Rui Moreira in merito alla proposta fatta al funzionario governativo.

Miguel Pinto Luz ha incontrato i sindaci presso la sede dell'Area Metropolitana di Porto(AMP), discutendo di questioni relative alla mobilità nella subregione, come il traffico TVDE in città, la gestione del traffico sulla Via de Cintura Interna (VCI), la metropolitana di Porto, la linea Vouga e le abitazioni.

Per quanto riguarda i TVDE, Rui Moreira ha affermato che, nel caso di Porto, si conosce il numero di taxi in circolazione (circa 800), ma non il numero di TVDE che circolano in una città colpita da un traffico eccessivo.

"Non c'è modo di assegnare i TVDE, il che significa che in certi momenti c'è un eccesso di TVDE in città", ha detto il sindaco, riferendosi a un "impatto negativo, da un lato, sulla mobilità della città" e dall'altro sugli stessi operatori TVDE, "perché l'eccesso di offerta porta a prezzi estremamente bassi".

Alla domanda se i TVDE in attesa di corse possano anche creare traffico, Rui Moreira ha sottolineato che "quando parcheggiano, i TVDE devono comportarsi come qualsiasi altro veicolo privato, almeno in teoria".