L'ospitalità guida gli investimenti immobiliari

I numeri appaiono nella nona edizione di " The Property Handbook - a Real Estate Investment Guide ", nata dalla collaborazione tra la società di consulenza CBRE e lo studio legale Vieira de Almeida (VdA).

Secondo lo studio, il settore alberghiero è stato la "star" degli investimenti immobiliari nel 2023 sul territorio nazionale, seguito dal mercato retail, che è riuscito a catturare il 35% del totale di questo tipo di investimenti, ovvero 550 milioni di euro.

Secondo CBRE, l'anno scorso Lisbona ha acquisito 20 nuovi hotel, per lo più a quattro stelle e con circa 2.000 camere, con altre 20 unità previste per il 2024, con 2.000 camere.

D'altra parte, la società di consulenza indica che a Porto apriranno dieci nuovi hotel nel 2023, per lo più a cinque stelle e con circa 1.000 camere, prevedendo l'apertura di altri 15 nuovi hotel nel 2024.

Per quanto riguarda il mercato al dettaglio, l'analisi evidenzia che nel 2023 sono stati aperti tre parchi commerciali e 93 negozi a Lisbona e 67 a Porto.

Gli investimenti immobiliari sono diminuiti di circa il 50% rispetto al 2022.

Anche se il settore alberghiero sarà considerato il leader nel 2023 per quanto riguarda gli investimenti immobiliari, lo studio rileva che "i tassi di interesse elevati, insieme ai timori di una recessione economica, hanno portato a un calo significativo dei volumi di investimento immobiliare a livello globale", una tendenza a cui il Portogallo non è sfuggito: nel 2023 il Paese ha attirato un investimento totale di 1,6 miliardi di euro, con un calo di circa il 50% rispetto all'anno precedente.

Lo studio sottolinea che "la forte attività di investimento osservata dal 2015 ha riguardato principalmente i settori degli uffici e dei centri commerciali, anche se l'interesse si è diversificato verso altre asset class". Come accennato, "la maggiore accettazione del rischio ha attirato l'interesse di diversi investitori in altri asset operativi, come hotel, residenze per studenti e sanità".

Nel caso del Portogallo, CBRE e VdA indicano che "il rallentamento dell'attività di investimento non è stato motivato dalla performance operativa degli asset, ma è principalmente motivato da un approccio eccessivamente cauto da parte degli investitori".