L'UE vuole che il livello di protezione dei lupi non sia più "severo", ma piuttosto semplice, in modo da rendere più facile l'eliminazione degli individui quando la popolazione diventa troppo numerosa, una decisione difesa dal settore agricolo e contestata dagli ambientalisti.

Questa posizione deve ancora essere approvata dalla Convenzione di Berna sulla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa.

La Commissione europea, che ha proposto questa modifica a dicembre, ha risposto affermando, attraverso un portavoce, che "l'adeguamento dello status di protezione sarà un passo importante per affrontare le sfide poste dall'aumento delle popolazioni di lupo, mantenendo l'obiettivo generale di raggiungere e mantenere uno stato di conservazione favorevole per la specie".

Bruxelles ha sottolineato che la proposta riguarda solo il lupo e non si estende ad altri grandi carnivori.

Secondo una fonte europea, la proposta è passata al Coreper (dove sono rappresentati gli ambasciatori dei 27 Paesi dell'UE) con una maggioranza qualificata, compreso il voto favorevole del Portogallo, dove il lupo è classificato come specie strettamente protetta, ai sensi della legge n. 90/88 del 13 agosto e del decreto legge 54/2016 del 2 agosto.

Il Ministero dell'Ambiente ha dichiarato a Lusa in una nota scritta su che "lo Stato portoghese non dovrebbe opporsi ai cambiamenti che altri Stati desiderano promuovere in questo settore, purché ciò non implichi un cambiamento nella politica nazionale di protezione del lupo iberico che è stata perseguita negli ultimi decenni".

"La politica di protezione del lupo iberico è equilibrata, ha avuto successo, opera con un efficiente sistema di compensazione ed è un fiore all'occhiello delle politiche di conservazione della natura in Portogallo. È una politica che intendiamo mantenere invariata in tutto il Paese", ha aggiunto il ministero a Lusa.

Secondo i dati della Lega per la protezione della natura, in Portogallo questa specie è distribuita solo nel Centro-Nord e nel Nord. Si ritiene che in Portogallo vi siano due popolazioni: una a nord del fiume Douro, più grande e composta da circa 50 branchi, in comunità con la grande popolazione sul versante spagnolo, e un'altra a sud del Douro, più frammentata e composta solo da circa 10 branchi e isolata dalle restanti popolazioni. Si stima che la popolazione in Portogallo vari tra i 200 e i 400 individui, che rappresentano circa il 15% della popolazione iberica.